OGLIASTRO CILENTO. Si è svolto ieri sera a Ogliastro Cilento, presso il centro sociale, l’incontro organizzato dall’associazione “Ogliastro Futura” per discutere della realizzazione di un nuovo impianto a biomassa nella zona industriale a ridosso dei comuni di Ogliastro Cilento, Cicerale, Giungano, Capaccio Paestum e Agropoli. L’opera, già finanziata con 25 milioni di euro, sta facendo molto discutere e generando molti malumori tra i residenti. Durante l’incontro, gli organizzatori hanno illustrato le modalità di funzionamento degli impianti a biometano e anche gli estratti salienti di una perizia redatta dal professore universitario nonché esperto in materia Vincenzo Belgiorno. I consiglieri di minoranza del gruppo “Ogliastro Futura” Antonio Abate, Michela Apolito e Franco Santangelo hanno ribadito che non si tratta di “un no a priori, ma di un no alla tipologia di impianto così impattante per tutto il territorio”. Presente anche Alfonso Amendola, anch’esso membro di “Ogliastro Futura”, che ha fatto un intervento più tecnico e dettagliato sull’impiantistica a biometano. In sala anche Nicola Rizzo del Comitato 5 Terre, che ha evidenziato nuovamente la pericolosità di un impianto da “125mila tonnellate, che andrà ad occupare una superficie di 40mila metri quadri”. Presenti anche il coordinatore cittadino di Agropoli di FdI, Adamo Coppola, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Agropoli, Rosa Lampasona. Assente il sindaco di Ogliastro Cilento, Michele Apolito, che ha però assicurato l’organizzazione di un altro incontro pubblico.