NAPOLI. Se Napoli è riuscita a vincere la sua terza gara contro Sassari (87-70) lo deve soprattutto alla voce difesa. I sardi che sono buoni tiratori dall’arco hanno portato a casa una percentuale molto modesta nelle triple che non arriva al 20%. Segnale chiaro del grande lavoro sul perimetro degli esterni campani. Anche Pangos, oggi ai minimi termini in attacco con soli 3 punti realizzati, fa sentire il suo corpo a Cappelletti e Bibbins disegnando anche 4 assist di alto profilo e recuperando 8 rimbalzi in difesa. Inizia a stare bene Erick Green che sembra aver smaltito il suo infortunio che lo ha tenuto lontano dal parquet per oltre un mese togliendo una freccia importante dalla faretra di Napoli. La gara del californiano è sontuosa con 9 su 12 dal campo e 24 punti. Peccato solo per quel libero sbagliato nel finale che dà la possibilità a Sassari con la tripla di Tambone sul gong di accorciare il gap a -17 e quindi eventualmente di beneficiare nella classifica avulsa di un vantaggio per il +18 dell’andata. La gara però di Napoli è maiuscola per solidità. Piede sull’accelleratore già dopo i primi 10’ (27-11) che hanno permesso ai ragazzi di Valli di vivere di rendita. Anche se i 40’ andavano giocati tutti ed i partenopei non hanno deluso i propri sostenitori, anche a mezzogiorno erano 2500 sugli spalti, che hanno sostenuto la squadra intonando però cori contro l’ad Dalla Salda. Il Banco Sardegna timonato all’esordio da Massimo Bulleri subentrato a Nedad Markovic conferma una condizione modesta. Anche Bendzius che nella partita al Serradimigni creò il gap è lontano mille miglia dalla sua miglior forma. Dignitosi i 3 esterni Cappelletti, Fobbs e e Gazi; ma la squadra non ha la tempra dei giorni migliori anche per l’assenza di Renfro e per i continui back to back tra Coppe e campionato che non hanno prodotto un lavoro sereno. Napoli invece sale a 6 punti e si solleva negli umori e nei crediti. Nel roster di Valli c’è una lacuna chiara per le eccessive concessioni a rimbalzo registrate da tempo. Con il taglio di Newman il tecnico modenese perde l’unico esterno muscolare in grado di garantire un po di difesa in più nella mezza luna dove le sportellate fanno tanta differenza. E c’è anche una sottrazione ormai denunciata da tempo tra i lunghi con Totè, Bentil e Zubcic non sempre impeccabili sotto i tabelloni. Se 1+1, ricordando la vecchia modalità dei liberi, fa sempre 2 un saltatore a questo punto potrebbe far comodo. Un rumor porta a Tariq Owens, l’acrobata che consentì con i suoi balzi di vincere la Coppa Italia ma Cremona, proprietaria del suo cartellino, addirittura si priverebbe del suo lungo per darlo ad una concorrente per la salvezza? Sabato c’è la sfida a Treviso. Magari dal Veneto potrebbe arrivare quel colpo in trasferta che fino ad oggi è mancato…