Cronaca
RISPOSTA SCRITTA A IANNONE
RISPOSTA SCRITTA A IANNONE
Capaccio Paestum, il ministro Nordio: "Nessun contatto con l'esterno di Alfieri dal carcere di Fuorni"
Alfonso Stile
20 gennaio 2025 13:48
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CAPACCIO PAESTUM. "Nessun riscontro e nessuna anomalia" sui presunti contatti con l'esterno di Franco Alfieri dal carcere di Fuorni, a Salerno. A darne notizia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in risposta scritta all'interrogazione del 17 ottobre 2024 presentata dal senatore salernitano Antonio Iannone (Fdi), il quale aveva chiesto al guardasigilli lumi sulla vicenda e sul presunto ruolo di una guardia carceraria salernitana, tesserata con il PD.

Nordio precisa che "in relazione alla vicenda, coperta da segreto investigativo, è comunque stato iscritto, e pende attualmente, un procedimento avente ad oggetto il delitto di Accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti", concludendo però che "sulla base degli elementi di conoscenza, può affermarsi che non sono emerse circostanze che possano aver compromesso il regolare svolgimento delle indagini atteso non sono stati rilevati atti o comportamenti anomali da parte dell’indagato".

Riportiamo, testualmente ed integralmente, la risposta scritta n. 4-01525 del ministro Nordio al sen. Iannone:

"Con l’atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto, il Sen. Iannone prende spunto da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che vede coinvolti alcuni esponenti delle istituzioni della provincia di Salerno. In particolare, l’indagine ha portato all’adozione di provvedimenti, anche restrittivi della libertà personale, nei confronti di politici e imprenditori, tra cui Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio-Paestum, tratto in arresto e condotto presso il carcere di Salerno in data 3 ottobre 2024. Il Parlamentare sostiene che dalle indagini sarebbe emerso uno scenario di corruzione derivante da un fitto intreccio di interessi politici ed imprenditoriali che ruotano intorno agli appalti pubblici. Ciò premesso in via di sintesi, il Parlamentare chiede al Ministro della Giustizia “se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei gravi fatti esposti; se risulti che nel carcere di Salerno lavorino guardie penitenziarie che ricoprono anche la carica di consiglieri comunali e, ove ciò fosse confermato, se i medesimi appartengano allo stesso partito di Alfieri; se, inoltre, sia a conoscenza di quali iniziative siano state intraprese dalla direzione carceraria del penitenziario di Salerno per evitare contatti che potrebbero aver compromesso il regolare svolgimento delle indagini".

Il ministro continua: "Come si evince dalla nota del DAP del 20.11.2024, si evidenzia che Alfieri Francesco ha fatto ingresso presso la Casa circondariale di Salerno il 3 ottobre 2024 ed è stato dimesso il 28 ottobre 2024, a seguito di concessione degli arresti domiciliari da parte del Tribunale del riesame. Sulla vicenda emersa da alcuni articoli di stampa con i quali si dava notizia di un presunto trasferimento del detenuto in esame in altro istituto della Regione Campania, come conseguenza di presunti contatti con l’esterno avuti dallo stesso, presumibilmente agevolati da un “consigliere comunale di Pontecagnano in servizio presso la Casa circondariale di Salerno, che avrebbe consentito ad Alfieri di intrattenere contati con l’esterno mediante il presunto utilizzo di un cellulare”, si specifica che alcun trasferimento in tal senso risulta essere mai stato disposto. Inoltre, nell’immediatezza della notizia, il Comandante di reparto della Casa circondariale di Salerno, al fine di verificare la presenza di dispositivi telefonici, disponeva una perquisizione ordinaria dell’intera sezione di transito videosorvegliata, dove il detenuto Alfieri era stato collocato sin dall’inizio della sua detenzione e dove egli aveva potuto interfacciarsi solo con un numero limitato di ristretti. La predetta perquisizione, svolta sui detenuti sia manualmente sia mediante l’utilizzo di un metal detector, dava esito negativo. Pertanto, non essendo stati rilevati atti o comportamenti anomali, non sono mai state intraprese ulteriori iniziative. Inoltre, dalla nota del DAG del 07.11.2024 è emerso che, con nota del 28 ottobre 2024, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha riferito che, in relazione agli accertamenti richiesti dall’interrogante fino alla scarcerazione dell'Alfieri, disposta dal Tribunale per il riesame, non sono stati adottati nè provvedimenti limitativi dei contatti del detenuto all'interno del carcere né il suo trasferimento in altra struttura carceraria. In relazione alla vicenda, coperta da segreto investigativo, è comunque stato iscritto, e pende attualmente, il procedimento n. 8893/2024 mod. 21, avente ad oggetto il delitto di cui all'art. 391 ter c.p.. Con riferimento agli ulteriori specifici quesiti posti, gli accertamenti svolti hanno effettivamente consentito di accertare la presenza, tra il personale di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Fuorni, di Castelluccio Beniamino, consigliere comunale di Pontecagnano Faiano. In particolare, secondo quanto indicato nella nota del DAP, presso la Casa 2 circondariale di Salerno risultano in servizio n. 2 unità di personale di Polizia Penitenziaria che ricoprono la carica di consigliere comunale, di cui uno appartenente al gruppo “Partito Democratico” e uno appartenente alla Lista Civica “Il Quadrifoglio”. Sulla base quindi dei suindicati elementi di conoscenza può affermarsi che non sono emerse circostanze che possano aver compromesso il regolare svolgimento delle indagini atteso non sono stati rilevati atti o comportamenti anomali da parte dell’indagato".



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