Sport
CONFERENZA DEL DS
CONFERENZA DEL DS
Salernitana, Valentini soddisfatto del mercato: “Rosa rinforzata, ora unione e compattezza”
Comunicato Stampa
05 febbraio 2025 11:47
Eye
  113

SALERNO. “È doveroso ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato in questo mese. La proprietà, tutta la società e lo staff mi hanno dato un grande aiuto, da solo non sarei riuscito a fare tutto”. Esordisce così il direttore sportivo Marco Valentini nella conferenza stampa di bilancio del calciomercato invernale.

Il ds ha chiarito e spiegato numerosi punti: “È stato un mercato diviso per due step: quello iniziale volto a dare alla squadra le risorse necessarie per affrontare le imminenti partite, poi la parte finale. Alla fine di questa sessione da parte nostra c’è molta soddisfazione, l’obiettivo primario di rinforzarci è stato portato a termine. La rosa è più completa ed equilibrata sia a livello numerico, sia qualitativo. L’allenatore è stato accontentato, può giocare con un modulo iniziale o cambiare in corsa come ritiene. Trovo qualche critica ricevuta un po’ ingenerosa nei confronti del club e degli uomini a disposizione. Budget? Non ho mai parlato di soldi e non lo faccio. Dico che avevo ampia disponibilità e non sempre si deve per forza spendere tutto, magari facendolo male o dando a calciatori valori più alti di quelli che realmente avevano. Potevo andare a Milano anche con 15 milioni ma se non ci sono le condizioni, anche di altro tipo, certe cose non si possono fare. Sul mercato alcune volte i soldi non sono la prima cosa che conta. Abbiamo speso il giusto senza dissanguare il club”.

Valentini approfondisce il discorso, nella sua lunga chiacchierata con la stampa, andando anche a fare alcuni esempi singoli: “Nell’ultimo giorno sono salito a Milano con il mercato già fatto al 90% e con l’obiettivo di fare piccole cose a completamento. Probabilmente se Cerri e Raimondo fossero arrivati l’ultimo giorno, per qualcuno sarebbe stato un grande mercato ma essendo arrivati prima sembra che non sia stato fatto nulla e questa non credo sia la narrazione giusta. Dietro alcune operazioni di mercato ci sono scelte di vita, valutazioni di spogliatoio, di carriera; qualcuno ha scelto di non venire per motivi personali. La società ha dato grandissima disponibilità economica e mi ha ribadito che qualora ci fosse stata la possibilità di fare qualcosa in più l’ultimo giorno, non si sarebbe tirata indietro. Dovevamo anche rivitalizzare parte del gruppo già in essere e colmare lacune a livello numerico o di caratteristiche tecnico-tattiche. Era importante mantenere equilibri di gruppo e preservarne logiche di gestione”.

Si è fatto un gran parlare del possibile ingaggio di un ulteriore attaccante. Valentini chiarisce tutto al riguardo: “Prima di partire per Milano, come già detto, la proprietà mi ha detto di essere totalmente disponibile per aiutare questa squadra a crescere e migliorarsi. Negli ultimi giorni ci sono stati dialoghi con alcuni giocatori: Henry è stato avvicinato ma per motivi familiari non se l’è sentita di spostare la famiglia per un breve periodo di tempo. Russo? Gli abbiamo offerto il doppio rispetto ad altri club ma il ragazzo ha fatto valutazioni diverse. A Salerno si sarebbe sentito chiuso e altrove immaginava di avere maggiori prospettive di poter giocare“.

Sull’ultima operazione condotta e poi non portata a termine per questione di pochi secondi: “Il discorso con l’Udinese che stavamo provando a chiudere nel finale era in prospettiva futura per un giovane difensore e non era solo finalizzata ad avere il ragazzo adesso per questi mesi ma anche a valutarlo per un eventuale riscatto o per un prestito biennale. Alle 23:40 eravamo pronti con le carte e l’altro club non riusciva a mettersi in contatto col ragazzo. Alle 23:58 alla fine siamo riusciti a fare tutto da par nostro. L’Udinese aveva un minuto per depositare e ha impiegato qualche secondo in più. È andata così. A livello numerico e di caratteristiche in difesa eravamo e siamo a posto comunque ma un club ha il dovere di vedere le opportunità che si possono creare in sede di calciomercato. Quella di cui si parla era una di queste“.

Capitolo centrocampo: “Quando si pianifica un mercato si mettono in piedi diverse possibilità e Zuccon è sempre stato nei nostri radar. Dovevamo valutare bene i giocatori che avevamo perché a livello numerico erano molti, poi strada facendo bisognava procedere con gli acquisti. Crediamo che il centrocampo sia stato completato per numeri e caratteristiche. Abbiamo inserito calciatori che sanno abbinare qualità e quantità”.

Sul portiere: “Avevo il dovere di migliorare la squadra ed è capitata l’occasione Christensen. Ho parlato con Sepe, col quale non c’è mai stato alcun problema da parte nostra, gli ho spiegato che c’era una situazione ambientale particolare e si era creata l’opportunità di prendere un portiere dalla Serie A. Neppure io pensavo che Christensen potesse scendere in B. C’è stata grande correttezza da parte di tutti”.

Il direttore sportivo sottolinea le motivazioni che hanno portato ad effettuare determinati innesti a titolo temporaneo: “Su tanti abbiamo inserito il diritto di riscatto, per qualcuno l’obbligo, quindi un occhio al futuro c’è stato, poi è ovvio che ho iniziato a fare il mercato con la squadra in bassa classifica, quindi c’era una percezione diversa e bisognava guardare all’immediato. A gennaio se anche vuoi acquistare il cartellino di un calciatore, non te lo vendono. Ho preferito averli in prestito piuttosto che non averli. La proprietà mi ha messo a disposizione le risorse necessarie per rinforzare questa squadra. Non aver comprato calciatori a titolo definitivo adesso non significa non poterlo fare a giugno, vedremo”. Ad ora, non sono previsti altri movimenti: “In lista over siamo 16 compreso Simy, che ha declinato le offerte arrivate sul suo conto, e non c’è intenzione di fare altro sul mercato degli svincolati. Il campo ci dirà se le scelte sono state giuste o meno. Il trend della squadra è in crescita, abbiamo fatto sei punti in quattro gare affrontando le tre più forti del campionato.  Nessun avversario ci ha messo sotto, lo staff ha creato un buon equilibrio. Questa era una squadra quasi morta un mese fa, l’abbiamo rianimata. Ora deve cominciare a camminare e infine a correre. Questo è il percorso da fare, sono fiducioso”.

Febbraio è un mese importante per la Salernitana sul campo: “Il momento non è decisivo ma molto importante, adesso c’è un bivio perché giochiamo tre scontri diretti con la squadra completata e molto unita. In poco tempo abbiamo fatto un bel lavoro anche sulla cementificazione del gruppo, c’è grande armonia nel lavoro quotidiano. Più ne siamo e più sarà difficile per gli altri, se percepiranno la nostra compattezza, unione e forza“.



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP