Politica
"ONERI INGENTI"
"ONERI INGENTI"
Salerno, Pessolano: "Doppio senso, bikeline e pista ciclabile in via Benedetto Croce proposte inopportune"
Comunicato Stampa
08 febbraio 2025 11:18
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SALERNO. "Negli ultimi giorni si sono susseguite numerose dichiarazioni e proposte sull'istituzione del doppio senso - anche solo per i mezzi a due ruote - in via Benedetto Croce, impossibile se non con il soddisfacimento di determinate condizioni strutturali, che attualmente la strada non possiede. Sarebbero peraltro necessari lavori particolarmente onerosi e complessi". Così il consigliere comunale e capogruppo di Oltre Donato Pessolano. "Il rischio concreto, alle condizioni attuali, è quello di violare la normativa vigente. La SS 18 nel tratto in questione (Via Benedetto Croce) rientra, secondo la classificazione ai sensi del D.M. 5/11/2001 "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade" in una strada di tipo “E" URBANA DI QUARTIERE. Tali infrastrutture sono caratterizzate da un intervallo di velocità di progetto compreso tra un minimo di 40 Km/h e un massimo di 60km/h. La piattaforma stradale di tale tipologia presenta una larghezza di corsia per senso di marcia pari a 3.00 m con ampliamento a 3.50 m nel caso di passaggio di autobus, più 0.50 m di banchina in destra. Nel caso di strada a senso unico di marcia con una sola corsia, la larghezza complessiva della corsia più le banchine deve essere non inferiore a 5.50 m incrementando la corsia sino a 3.75 m e riportando la differenza sulla banchina in destra. Allo stato di fatto, la carreggiata presenta larghezza variabile su tutta la lunghezza del tratto partendo da circa 4 metri fino ad un massimo di circa 6 m, con un tratto in leggera curva con ampiezza di 4.5 m. Le banchine attualmente presenti sono di circa 0.20 m. Parallelamente al margine sinistro (attuale verso di percorrenza) della carreggiata sono presenti stalli di sosta a pagamento della larghezza di 2.00m. I marciapiedi esistenti sono anch'essi con larghezza variabile, mostrando nel lato destro (attuale verso di percorrenza) valori attorno a 1 metro e per il lato sinistro valori variabili da 1.50 a 2.50 m in corrispondenza di alcuni accessi privati e affacci sul panorama. In vista di una riapertura del doppio senso di circolazione in tale tratto della SS18 sarebbe necessaria una modifica all'infrastruttura per soddisfare i criteri della normativa. Dunque, pur volendo eliminare un marciapiede, cosa già di per sé incompatibile con il D.M. 263/89, sostanzialmente sarebbero necessari 3.50m + 3.50 m per le due corsie, + 0.50 m per ognuna delle due banchine, +1.50 m (minimo) per il marciapiede, per un totale di 9 metri e mezzo di ampiezza. Tali modifiche rappresenterebbero un riadeguamento della viabilità. Dunque, ad horas non è possibile rendere la strada a doppio senso di circolazione per gli autoveicoli. Differente il discorso sulla bikeline, relativamente alla quale si sta dibattendo molto nelle ultime ore: anche se fosse costruita soltanto in una formula monodirezionale, occorrerebbe per la stessa un'ampiezza di un metro e mezzo. Per realizzare una pista ciclabile servono, invece, due metri e cinquanta, con una parte ulteriore "franca" di 50 centimetri, che possa fungere da cordolo. Elementi, questi, che vista l'ampiezza attuale della strada rendono difficilmente percorribile anche questa tipologia di proposta. Nel caso in cui siano apportate modifiche significative alla strada, pur essendo quest'ultima decisamente vetusta (costruita prima del 1930, ndr) queste andrebbero comunque rese nel rispetto normativa vigente, che è particolarmente stringente". "A rendere ulteriormente inattuabile la scelta del doppio senso in ogni sua forma - conclude Pessolano - sarebbe la necessità di abolire la sosta lungo la strada, perdendo numerosi posti auto. In alternativa, si dovrebbero ricavare ulteriori due metri e mezzo di banchina. Ultimo aspetto, non meno importante, sarebbe lo spostamento anche dell'intero impianto di pubblica illuminazione, tenendo conto del build out sporgente che rappresenta la base dei lampioni presenti lungo l'arteria. Un'opera, quest'ultima, che richiederebbe il sostenimento di costi notevoli (anche 4-5000 euro per ogni palo): è dunque inopportuno anche economicamente attuare le modifiche prospettate".



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