NAPOLI. Tornano i fantasmi. In laguna Napoli affonda bastonata severamente da una Reyer più dinamica che va avanti anche sul +34 e comunque la spunta in modo autorevole 91-68. E i veneti già impegnati martedì scorso in Eurocup non hanno potuto mettere in campo Fernandez, Tessitori ed anche Wiltjer impiegato in avvio solo per 4’ e poi sofferente per un mal di stomaco. I 50 rimbalzi degli orogranata e le 12 perse di Napoli danno la dimensione di un gap importante a livello d’intensità. Praticamente tutte le fifty fifty sono state di Ennis e compagni. Se poi Pullen con Zubcic e Woldentensae portano alla causa solamente 3 punti in quasi 60' di utilizzo allora il game over è sancito. La differenza è stata chiara fin da subito.

Venezia più forte per voglia, fame e spessore. Napoli invece fiacca e che torna a mostrare la sua brutta faccia nonostante i progressi certificati negli ultimi 40 giorni. E l’assenza nel team di Valli di un totem come Egbunu si è sentita. Il problema è sempre lì: la difesa; perché i 91 punti subiti che rientrano in quel range di score passivi che hanno penalizzato il percorso dei vesuviani in autunno si sono ripetuti un’altra volta. E poi il vulnus che viene fuori è questo: a Napoli manca una guardia muscolare che faccia della resilienza sugli attacchi avversari la sua migliore arma. Contro i veneti che avevano sugli esterni ragazzi come Wheatle, Simms, Casarin, Parks che fanno del fisico e dell’atletismo le loro qualità è stata dura reggere. Gli unici che tengono sono De Nicolao e Woldetensae ma è troppo poco rispetto alla varietà di giocatori muscolari che hanno gli altri team. La pallacanestro si fonda anche sulle sportellate, sulle accelerazioni che creano centimetri e spazi utili a rivelarsi spesso decisivi in attacco come in difesa. Il talento è riconosciuto nei “piccoli” Pangos, Pullen e Green ma sul perimetro la squadra è vulnerabile proprio per l’aspetto dei volumi, non certamente da sottovalutare. C’è qualche nota positiva perché Totè conferma la sua verve in attacco (18 punti) ma si porta dal Taliercio anche i soli 5 rimbalzi, pochini per un 2 metri ed 11. E non è una novità questa qui. Zubcic sotto i tabelloni ottiene praticamente il nulla, solo 2 carambole nel referto. In campo vanno Mabor che gioca quasi 10’ e fa una stoppata buona su Wheatle nel 4° periodo ma il ragazzo non è competitivo per questi livelli perché non intimidisce nella maggior parte dei casi nonostante i quasi 2 metri e 20. Saccoccia si batte bene, mette una tripla. Treier fa bene in attacco con 18 punti ma soccombe anche lui in fase passiva. Pangos onesto ma non illuminante come quello visto contro Brescia. Ora la pausa per le Final 8 di Coppa Italia che videro l’anno scorso trionfare Napoli tra le luci di Torino. Gli azzurri tornano in campo tra poco meno di un mese per la sfida da dentro o fuori contro Pistoia a Fuorigrotta il 2 marzo. Si rimuginerà tanto su questo stop ma occorre guardare lontano anche senza vedere il campionato. L’applicazione, abbinata ad una crescita alla voce agonismo, sono le password per trovare la serenità ed eventualmente la salvezza.