CAPACCIO PAESTUM. A seguito delle dimissioni da sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, presentate stamane da Franco Alfieri, arrivano le reazioni politiche che pubblichiamo integralmente di seguito.
Roberto Mutalipassi, sindaco di Agropoli: "Le dimissioni dell'amico Franco Alfieri, che seguono di qualche giorno la pronuncia della Cassazione, rappresentano un gesto di rispetto verso le Istituzioni e i cittadini. Mi sento di esprimere nuovamente a lui tutta la solidarietà e vicinanza in questo momento di particolare difficoltà che sta vivendo. Una decisione sicuramente sofferta per chi come lui è uomo delle Istituzioni da alcuni decenni, il quale in tanti anni vissuti quale amministratore ai vari livelli ha dimostrato competenza e capacità. Grazie alla sua esperienza, il decisionismo, la visione, ha trasformato le idee in fatti concreti portando a mutare tangibilmente e in positivo ogni realtà che ha amministrato, guadagnandosi sul campo il ruolo di leader del territorio. Rimaniamo fiduciosi nell'operato della Magistratura, confidando che la verità possa emergere quanto prima possibile".
Antonio Iannone, senatore e commissario regionale FdI: “È finita la telenovela. Sono occorsi cinque mesi per un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini con la Provincia di Salerno e il Comune di Capaccio-Paestum sequestrati. Sulle responsabilità personali di Alfieri dirà il processo, ma sulla politica e l’Amministrazione il giudizio è già tratto. Occorre una svolta rispetto a questo modo di governare i territori del PD. Basta clientelismo con spese che distruggono anche il futuro delle Comunità. La responsabilità politica del PD e del deluchismo ha prodotto disastri che ipotecano l’avvenire. Cala il sipario su una vicenda che doveva vedere subito le dimissioni e il ritorno al voto”.
Emanuele Sica, consigliere comunale di minoranza a Capaccio Paestum: "Una decisione attesa da tempo e che arriva in netto ritardo. Come si suol dire, però, meglio tardi che mai. Adesso, la decisione sulle sorti del nostro comune torni ai cittadini. Il futuro è ora!".
Carmine Caramante, già candidato sindaco di Capaccio Paestum: "Le dimissioni del Sindaco Alfieri sono tardive, non rappresentano pertanto un atto politico ma un obbligo di circostanza. La logica e la grammatica politica imponevano a Franco Alfieri di rassegnarle già il 4 ottobre dal carcere di Fuorni. Per 4 mesi Capaccio Paestum è stata tenuta in ostaggio. Non c’era bisogno del rigetto di un’istanza strumentale in Cassazione per rendersi conto di dover fare un passo indietro. Il comportamento del Sindaco è stato superficiale, autoreferenziale e incurante degli interessi di Capaccio Paestum. La maggioranza consiliare poteva sopperire a tutto ciò con le dimissioni per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Non lo ha fatto per 4 mesi, dimostrando fino all’ultimo minuto di essere assoggettata al suo capo. Sarebbe ridicolo se oggi o nei prossimi giorni arrivassero le firme con il Sindaco dimissionario e quindi fuori gioco. Si chiudono per Capaccio Paestum circa 6 anni di illusioni. Restano 20 anni di debiti, le opere incompiute, i processi e le indagini ancora in corso. Questa è l’eredità Alfieri. La lezione è chiara: non può esistere sviluppo urbano o economico senza la legalità e il rispetto delle regole. Che sia da monito per il futuro".
Roberto Celano, segretario provinciale Forza Italia: "Franco Alfieri rompe la cortina di silenzio che, sulla vicenda, ha avvolto per lungo tempo la generalmente loquace famiglia De Luca e gli esponenti del Pd salernitano e, dopo ben 5 mesi, annuncia le dimissioni, sostenendo di essere finalmente stato "travolto dal senso di responsabilità". Non è mai troppo tardi. Ora è necessario che, unitamente a chi ha a cuore la propria comunità, si lavori per dare a Capaccio una nuova amministrazione in grado di salvare il comune dal default e di rilanciare una delle località più attrattive dell'intero meridione. Lavoriamo, inoltre, per liberare Capaccio ed il Cilento da un sistema di potere deplorevole che calpesta il merito, mortifica donne ed uomini liberi, utilizza il ricatto del pane per accrescere il consenso. FORZA ITALIA è in campo con determinazione per il cambiamento".
Aurelio Tommasetti, consigliere regionale Lega: “Provincia di Salerno e Comune di Capaccio Paestum hanno perso quasi cinque mesi. La sensazione da un lato è di sollievo poiché le due istituzioni sono finalmente libere di un peso che le opprimeva. Dall’altro resta l’amarezza per un atto che sarebbe dovuto arrivare molto prima. Mi sono battuto dal primo momento affinché si uscisse da una paralisi inaccettabile. Un passo indietro era necessario da ottobre e parlare ora di senso di responsabilità mi sembra quantomeno inopportuno. Come se non bastasse il ritardo delle dimissioni rischia di gettare ulteriormente nel caos il Comune, che andrà al voto in primavera solo se commissariato entro febbraio, e la stessa Provincia. A Palazzo Sant’Agostino l’inchiesta giudiziaria ha fagocitato tutto e ormai risulta evidente la mancanza di programmazione in qualsiasi ambito. A Capaccio la situazione è drammatica con l’approvazione di un piano di rientro quindicennale senza una guida, tra aumenti delle imposte e tagli al monte ore della Paistom. In attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso questa vicenda segna il fallimento del sistema che da anni gestisce Salerno e la Campania. Il caso tangenti a Caserta, l’inchiesta su corruzione e presunta collusione politica-clan a Giugliano e l’ultimo blitz sullo sfruttamento dell’immigrazione clandestina nel Salernitano sono altri esempi. Rimane poco da salvare, solo da lavorare per fare piazza pulita e aprire una nuova stagione”.
Pino Bicchielli, vice presidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati: “Prendiamo atto delle dimissioni del presidente e sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, nonostante il notevole ritardo accumulato”. "Nessuno invochi il tempo perso in questi mesi antecedenti le dimissioni poiché si darebbe ulteriore spazio a polemiche di cui i cittadini non hanno bisogno. Si torni quanto prima al voto per garantire al popolo la possibilità di scegliere nuovamente da chi preferiscono essere governati, questa volta con una evidente consapevolezza in più rispetto ad una certa parte politica che attende di essere giudicata, ma è sicuramente colpevole di essere stata in silenzio e immobile troppo a lungo". “Un silenzio ancor più assordante riguarda gli amministratori di Palazzo Sant’Agostino che hanno preferito attendere in silenzio una decisione inevitabile. La loro credibilità va di pari passo con le capacità decisionali dimostrate in questi mesi di assoluto vuoto amministrativo”.
Virginia Villani, coordinatrice provinciale Movimento 5 Stelle Salerno: “Dopo mesi di immobilismo e di paralisi amministrativa, finalmente Franco Alfieri si è dimesso da Sindaco di Capaccio Paestum e da Presidente della Provincia di Salerno. Un atto che sarebbe dovuto arrivare immediatamente, senza aspettare tanti mesi che hanno solo aggravato la crisi istituzionale del territorio. Il Movimento 5 Stelle è stato il primo a chiedere le dimissioni di Alfieri, denunciando sin da subito l'insostenibilità della sua permanenza alla guida delle istituzioni. Non si tratta solo di vicende giudiziarie, su cui la magistratura farà giustamente luce, ma di un sistema politico che ha governato con arroganza e clientelismo, lasciando dietro di sé macerie amministrative e un territorio in ginocchio”. “Le dimissioni non cancellano il disastro politico ed economico lasciato in eredità. Per mesi il Comune e la Provincia sono stati ostaggio di una gestione che ha anteposto gli interessi personali e di potere a quelli della collettività. Ora è il momento di voltare pagina, di ripristinare legalità e trasparenza, e di restituire ai cittadini un'amministrazione capace di lavorare per il bene comune. Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare affinché la politica non torni a essere un feudo di pochi, ma torni ad essere al servizio dei cittadini. L'epoca della gestione spregiudicata di Alfieri è finita, ora si guardi al futuro con responsabilità e serietà”.
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