Cultura
L'OPERAZIONE
L'OPERAZIONE
Pompei, contrasto ai tombaroli: recuperati reperti archeologici, 19 indagati
Comunicato Stampa
19 febbraio 2025 12:54
Eye
  310

POMPEI. Lo scorso 13 febbraio i Carabinieri della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), in collaborazione con il Nucleo Investigativo – Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, in esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno proceduto a 19 perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti indagati per i reati di associazione per delinquere, ricettazione e furto di beni culturali, presso obiettivi localizzati in Campania, Puglia ed Emilia Romagna. Nel corso delle operazioni di perquisizione sono stati sequestrati 819 reperti archeologici apuli, magnogreci e romani, provenienti maggiormente dalla Campania e dalla Puglia, risalenti al periodo compreso dal VII secolo a.C. al V d.c., tra cui: 675 monete archeologiche, prevalentemente in bronzo, alcune in argento e in oro, ma anche 144 manufatti archeologici, in bronzo, piombo e ceramici, nonché 11 sofisticati metal-detector e diversi strumenti per il sondaggio del terreno. I decreti di perquisizione sono stati emessi nell’ambito di una complessa indagine, mirata a contrastare il traffico illecito di beni archeologici. Le indagini, espletate dalla Sezione Archeologia del Reparto Operativo Carabinieri Tpc di Roma e coordinate da questa Procura della Repubblica, hanno fatto emergere, allo stato, un vasto traffico illecito di reperti archeologici, condotto da un’organizzazione criminale ben strutturata, ricalcante la filiera tipica di questo settore, a partire dai cosiddetti “tombaroli” che riforniscono di reperti scavati clandestinamente i ricettatori di primo e secondo livello, i quali, a loro volta, alimentano il mercato illecito, anche internazionale, della vendita di beni archeologici.



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP