CAPACCIO PAESTUM. Continua senza sosta, a Capaccio Paestum, l’attività degli uffici dell’Area Tributi-Entrate Patrimoniali del Comune impegnati nella verifica delle posizioni contabili dei contribuenti. L’azione di controllo e contrasto all’evasione ed elusione dei tributi locali, nella Città dei Templi, questa volta ha consentito di rilevare un mancato introito per l’ente civico di oltre 4 milioni di euro in relazione al mancato versamento di Imu e Tasi per le annualità dal 2017 al 2019, del tributo Servizio Idrico integrato e del canone fogna e depurazione per il 2019, ed infine dell’Imposta Municipale Unica, per gli anni dal 2016 al 2019, in relazione allo spacchettamento fittizio dei nuclei familiari al fine di usufruire dell’esenzione IMU sull’abitazione principale.
Nel dettaglio, ammonta a circa 3 milioni di euro la somma ancora non versata nelle casse comunali a titolo di Imposta Municipale Unica da 3955 contribuenti morosi per gli anni 2017, 2018 e 2019. Sono invece 2524 i contribuenti che hanno mancato di versare la TASI per complessivi 353mila euro. Oltre 387mila euro è la somma di cui l’ente risulta creditore a fronte del mancato pagamento dell’IMU per gli anni 2016, 2017, 2018, 2019 in relazione alla revoca dell’agevolazione sulla prima casa indebitamente fruita da 352 contribuenti. Infine, poco meno di 283mila euro devono essere recuperati in ordine al Canone Fogna e Depurazione dovuto per il 2019 e poco meno di 10mila euro devono essere riscossi per il mancato versamento del Servizio Idrico Integrato sempre in riferimento all’annualità 2019. Al riguardo il responsabile dell’Area Tributi – Entrate Patrimoniali, Antonio Rinaldi, ha approvato le relative liste di carico, in tutto 12, attivando l’azione del Comune volte al recupero dei tributi mediante l’invio di ingiunzioni fiscali.