Ambiente
L'OPERAZIONE
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Eboli, smaltimento illecito reflui: sequestrata azienda zootecnica, denunciato imprenditore
Comunicato Stampa
21 febbraio 2025 11:33
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EBOLI. Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali da parte dei militari del Nucleo Carabinieri Forestale Capaccio-Paestum unitamente al personale tecnico del Nucleo Provinciale Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos Salerno. 

Anche in questo caso l’attività dei militari e del personale del Nucleo Guardie Ambientali Accademia Kronos ha avuto inizio a seguito del rinvenimento in alcuni canali consortili di evidenti tracce di reflui zootecnici. I militari dopo aver accertato che i canali sversavano le acque inquinate nelle acque della Riserva Naturale Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano, davano il via ad accurate indagini che in breve tempo consentivano di individuare l’azienda bufalina responsabile di tale inquinamento. Le operazioni iniziate alle prime luci dell’alba consentivano che l’azienda bufalina ricadente nel territorio del comune di EBOLI attraverso una rete di caditoie e fossi canali, da tempo smaltiva illecitamente gli effluenti zootecnici nella rete di canali presenti a valle dell’azienda e dopo un percorso di circa 200 metri direttamente nel fiume Sele.

L’illecita attività, scoperta grazie all’impiego di un sofisticato drone in dotazione al personale tecnico del Nucleo Guardie Ambientali Accademia Kronos consentiva di accertare che il responsabile dell’azienda smaltiva illecitamente le deiezioni solide sui terreni aziendali senza adottare alcun accorgimento utile ad evitare l’inquinamento del terreno e dei vicini fossi canali, una circostanza documentata anche grazie all’impiego di particolari coloranti (fluoresceina) che gazie alla colorazione verde intensa permetteva ai militari di tracciare in modo preciso l’intero tragitto percorso dai reflui.

Al termine delle operazioni i militari atteso che l’azienda era anche priva di qualsiasi idoneo sistema di regimentazione delle acque di piazzale, che venivano illecitamente smaltite tramite una rete di pozzetti e condotte interrate sui terreni e nei fossi canali circostanti, preso atto delle numerose violazioni accertate al D.L.vo 152/2006, procedevano al sequestro dell’intero centro aziendale e dei circostanti terreni aziendali interessati dall’illecito smaltimento stimati in circa 15.000 mq. e di un’area di circa 400 metri quadri in quanto interessata da un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi illecitamente smaltiti dall’imprenditore su terreni aziendali. Si ringrazia l’Arma dei Carabinieri Forestale per il costante impegno a tutela dell’ambiente e nel contrasto al fenomeno del bracconaggio. 



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