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100 GIORNI AL VOTO
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Capaccio Paestum, cercasi sindaco: tutti i nomi che circolano in città
Alfonso Stile
21 febbraio 2025 20:13
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CAPACCIO PAESTUM. Dopo il travagliato congedo dell’Amministrazione Alfieri bis che dopo appena 8 mesi dalla rielezione di Franco Alfieri porterà Capaccio Paestum di nuovo alle urne, il prossimo mese di maggio, si apre ora una nuova campagna elettorale all’ombra dei Templi. Il commissario prefettizio, Davide Lo Castro, arriverà lunedì direttamente dal Ministero dell’Interno, ma i tempi per gli aspiranti sindaci e candidati sono strettissimi: meno di 100, infatti, i giorni che mancano per il ritorno al voto.

Dunque, bisognerà lasciarsi subito alle spalle la pagina più amara della storia politica capaccese ed organizzarsi, al meglio, per (ri)conquistare il consenso popolare dopo il terremoto giudiziario che ha scosso e segnato per sempre, la comunità, negli ultimi mesi.

In città, però, campeggia il cartello con la scritta ‘Cercasi Sindaco’: ambire alla poltrona di primo cittadino di un comune in pesante pre dissesto, infatti, è un deterrente tale da scoraggiare chiunque, ma governare Capaccio Paestum, famosa nel mondo per il suo patrimonio archeologico e culturale, resta un privilegio assoluto. 

ROSARIO PINGARO E GRAZIA PINGARO - Da oltre un mese, il nome più gettonato è quello dell’ing. Rosario Pingaro, attuale presidente della Bcc Capaccio Paestum e Serino e fondatore di Convergenze, società quotata in borsa a Milano e leader nel settore delle telecomunicazioni. Per competenza e abnegazione incarna il sindaco ideale, forte di una storia familiare irreprensibile: il suo telefono squilla in continuazione, ma chances di convincerlo non ce ne sono, essendosi tra l’altro già candidato a capo di una lista per le elezioni in banca. Qualcuno ha provato, allora, con la sorella e vicepresidente di Convergenze, Grazia Pingaro, per 5 anni già assessore alle Attività Produttive, Commercio e Politiche Ambientali del Comune di Colle di Val d’Elsa (SI), dove vive con la famiglia: ma anche lei ha subito declinato l’invito.

ANGELO QUAGLIA e ANTONIO DI FILIPPO - Il presidente del Consiglio comunale uscente, Angelo Quaglia, è tra gli amministratori più rampanti che hanno affiancato Franco Alfieri negli ultimi anni: giovane ed ambizioso, avrebbe già calamitato attorno a sé l’appoggio di diversi consiglieri dell’ex maggioranza. Anche quello dell’avv. Antonio Di Filippo, ex assessore, è un nome che fa assai breccia tra molti esponenti di spicco della maggioranza uscente.

ANTONELLO NATALE - Un avvocato di conclamato successo, invece, è stato contattato da più parti: è il noto penalista Antonello Natale. Profilo alto ma bisognerà capire quanto possa essere stuzzicato dall’idea di lasciare uno studio legale avviatissimo per dedicarsi alla cosa pubblica.

ANTONIO FASOLINO - Ma anche un altro avvocato capaccese è accreditato, come leader, dalle forze di centrodestra locali: Antonio Fasolino. Da sempre socialista e pupillo di Cirielli, potrebbe sul serio incarnare la sintesi per cercare di mettere la prima bandiera blu nel feudo rosso che fu di Alfieri. Ad appoggiarlo sarebbero già pronti lo zio ed ex senatore, Gaetano Fasolino, così come Enzo e Franco Sica.

FEDERICO CONTE - L’avvocato ebolitano Federico Conte, già deputato e attuale presidente della Fondazione Cittadino Sudd, viene accreditato come la prima scelta del PD per il dopo Alfieri nella città dei Templi. Il suo è un nome che ha appeal anche in altri partiti di centrosinistra.

ETTORE BELLELLI - La politica non gli è mai dispiaciuta, anzi. Per questo anche il nome dell’imprenditore Ettore Bellelli circola, con insistenza, nelle riunioni politiche capaccesi. Già assessore di Alfieri ed attuale presidente regionale di Coldiretti, avrebbe dato la propria disponibilità a trascinare una coalizione civica.

EMANUELE SICA e CARMINE CARAMANTE - I già candidati sindaci nella scorsa tornata elettorale, Carmine Caramante ed Emanuele Sica, sono da inserire a priori in lizza, quali preparati e tenaci portavoce dell'opposizione, in città, durante il governo Alfieri.



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