BATTIPAGLIA. In un’epoca in cui il disagio mentale tra i giovani raggiunge cifre allarmanti, il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) - UOSM 5 Eboli/Contursi DS 64 si conferma un punto di riferimento essenziale per il supporto e la cura delle persone con patologie psichiatriche con una nuova visione dell’ascolto e dell’assistenza ai pazienti. La conclusione del progetto "Derive e Approdi" rappresenta la prima tappa di un percorso più ampio dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti, con l’obiettivo di accendere i riflettori su un fenomeno troppo spesso ignorato. Oggi il DSM si impegna a rispondere a una domanda crescente di spazi di accoglienza e percorsi personalizzati, annunciando l’inaugurazione di un Centro Residenziale dedicato ai giovani. Una struttura fondamentale, parte di un sistema integrato che punta ad ascoltare, sostenere e guidare verso un futuro più sereno.
Il progetto "Derive e Approdi"
Con il supporto di un’équipe multiprofessionale composta da psichiatri, psicologi, assistenti sociali e infermieri, il progetto "Derive e Approdi" ha permesso a molti ragazzi di trasformare il disagio in espressione creativa. Attraverso percorsi guidati da un’équipe multiprofessionale, i partecipanti hanno dato vita a reading, dibattiti, laboratori di scrittura e incontri con autori. Il 1 marzo alle 19:00 presso la nuova sede de Il Giardino dei Libri in via Guarino 2, Battipaglia, saranno presentati i lavori di due utenti, quale testimonianza del percorso svolto. interverranno Gaetano Romagnuolo, psichiatra e psicoterapeuta presso il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) - UOSM 5 Eboli/Contursi DS 64 e Annalisa Giancarlo, Presidente della Cooperativa Sociale Il Giardino dei Libri.
Antonio, con un racconto profondo che tocca corde emotive universali.
Anita, con una raccolta di fotografie suggestive arricchite da didascalie significative.
Durante l’evento sarà anche donata una collezione di libri alla biblioteca del Dipartimento di Eboli, per offrire agli utenti momenti di riflessione e arricchimento culturale all’interno dello spazio.
Perché intervenire è urgente
I numeri parlano chiaro: il disagio mentale tra i giovani è la sfida del nostro tempo. La pandemia purtroppo ha lasciato un’eredità pesante. Secondo il rapporto “Generazione Post Pandemia”, elaborato in collaborazione con Censis, Consiglio Nazionale dei Giovani e Agenzia Nazionale per i Giovani, il 49,4% dei giovani italiani tra i 18 e i 25 anni ha dichiarato di aver sofferto di ansia e depressione a causa dell’emergenza sanitaria. Inoltre, oltre 700 mila giovani nel nostro Paese lamentano disturbi quali sbalzi d'umore, insonnia, sintomi depressivi e crisi di panico. Questi dati dimostrano un bisogno crescente di interventi strutturati e spazi dedicati alla salute mentale e al benessere psicologico Intervenire non significa solo offrire cure: è una responsabilità sociale per restituire dignità, speranza e una visione positiva del futuro.