CAMPAGNA. Al via, ieri, al Tribunale di Salerno, il processo a carico di Nancy Liliano, la 32enne accusata di omicidio stradale per aver travolto con un suv e ucciso due carabinieri e un anziano tra Eboli e Campagna nell'aprile dello scorso anno. Nel terribile sinistro, morirono due giovani carabinieri pugliesi, Francesco Pastore (25 anni) e Francesco Ferraro (27 anni), oltre al pensionato 75enne Cosimo Filantropia, deceduto dopo alcuni giorni di agonia. Durante l’udienza, il legale della donna, Antonio Boffa, ha eccepito che per l’accusa mossa nei confronti della sua assistita, il processo debba celebrarsi davanti a un collegio giudicante e non a un singolo magistrato. Inoltre, si è opposto alla costituzione di parte civile della sorella di Filantropia e dell’associazione Vittime della Strada. Non si è costituita parte civile invece l’Arma. L’incidente, secondo i rilievi, si sarebbe verificato a causa dell'alta velocità della Range Rover guidata da Liliano, dallo scorso ottobre ai domiciliari. Le indagini, condotte anche con l'ausilio di esperti giunti da Cesena per effettuare una ricostruzione tridimensionale dell'accaduto, hanno stabilito che il suv procedeva a una velocità compresa tra i 128 e i 133 km/h, ritenuta incompatibile con le condizioni della carreggiata. Quindi, il terribile impatto con l’auto dei carabinieri e successivamente con il veicolo del pensionato.