SALERNO. Presieduta dal Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, si è tenuta nel Salone Azzurro del Palazzo del Governo una riunione per esaminare la problematica relativa alla presenza di animali colpiti dal virus della peste suina africana, circoscritta in alcune aree interne del territorio della provincia.
All’incontro hanno preso parte il Dirigente del settore Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria della Giunta Regionale della Campania, il Dirigente dell’U.O.C. Sanità Animale dell’ASL di Salerno, il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, i Sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Alfano, Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Padula, Roccagloriosa, Rofrano, Sanza, Sassano, Torre Orsaia e Tortorella e il Comandante Provinciale del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno.
Il tavolo ha condiviso una strategia mirata ed efficace – anche sulla base delle indicazioni fornite dal “Commissario Straordinario per la peste suina africana” nominato dal Governo – da mettere in campo per fronteggiare in maniera congiunta il problema dell’eradicazione del virus che colpisce suini e cinghiali e che può persistere per diversi mesi nell’ambiente e nelle carcasse degli animali morti.
In particolare, nel corso della riunione sono stati illustrati i pilastri della programmazione messa in atto dalla struttura commissariale per impedire la propagazione della malattia: contenimento della popolazione di cinghiali nelle zone soggette a restrizione attraverso il rafforzamento delle barriere territoriali, ivi comprese le arterie stradali e autostradali; depopolamento dei cinghiali avvalendosi di squadre dedicate e coordinate anche con unità dell’esercito; creazione di mappe di rischio, sorveglianza attiva, ricerca attiva e sorveglianza epidemiologica nei suini domestici e nei cinghiali selvatici anche attraverso l’istituzione di zone di controllo dell’espansione virale; elevazione degli standard di biosicurezza negli allevamenti.
Il Prefetto, al termine dell’incontro, ha espresso soddisfazione per la disponibilità manifestata dai Sindaci a lavorare in sinergia con le istituzioni veterinarie per giungere, attraverso soluzioni condivise, al definitivo superamento della fase di emergenza. Pur non rappresentando un pericolo per l’uomo, la peste suina costituisce, infatti, un serio rischio per la salute animale della popolazione interessata e, quindi, per la redditività del settore zootecnico suinicolo, senz’altro rilevante per il tessuto socio-economico del territorio.