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Green Deal, De Rosa (SMET): "La montagna europea ha partorito il topolino della proroga"
Comunicato Stampa
07 marzo 2025 12:05
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ROMA. Ai microfoni di ACI Radio, il cavaliere Domenico De Rosa, CEO di Smet Group, ha condiviso le sue riflessioni sul futuro dell’industria automobilistica europea. Intervistato da Pierluigi Bonora, ha affrontato temi chiave come la transizione energetica e le sfide del settore in un contesto economico e politico incerto.

Il piano di Bruxelles per l’automotive - La Commissione Europea e le nuove misure sull'automotive Bonora ha aperto l’intervista parlando del nuovo piano di Bruxelles: un pacchetto di misure per favorire la transizione verso veicoli elettrici. In particolare, sono attesi incentivi per l’elettrificazione, tra cui leasing sociale ed elettrificazione delle flotte aziendali, ma anche un rafforzamento del concetto di "neutralità tecnologica", che riguarderebbe i carburanti sintetici (e-fuels), ma escludendo i biocarburanti, su cui l’Italia punta molto. Tra le misure più discusse, c'è anche l'annuncio di un investimento di 1,8 miliardi di euro per la produzione di batterie in Europa.

La critica di De Rosa: serve più apertura - Il cavaliere De Rosa ha criticato la rigidità dell’approccio europeo, sottolineando il rischio di escludere soluzioni alternative come i biocarburanti, già efficaci nel settore dei mezzi pesanti. Secondo lui, l’UE privilegia una sola tecnologia, senza considerare che la produzione di batterie elettriche dipende fortemente da materie prime cinesi, creando una pericolosa dipendenza economica. "Serve una visione più equilibrata, che valuti tutte le alternative" ha dichiarato il CEO di Smet Group.

Un settore in difficoltà - Un altro tema centrale è stato il rinvio delle sanzioni per il superamento dei limiti di CO2, inizialmente previste per il 2025 e posticipate di tre anni. Per De Rosa, questa proroga non risolve i problemi di fondo: "Se le sanzioni vengono eliminate, bene. Ma se restano, i costruttori dovranno rivedere i loro piani industriali, creando ulteriore caos". Ha inoltre evidenziato il rischio di un’accelerazione nella concentrazione dei produttori europei, necessari per competere con la crescente influenza cinese.

Il futuro dell’automotive europeo - Il cav. De Rosa ha concluso con una riflessione preoccupata: "L’Europa sta cercando di imporsi, ma sta perdendo terreno in un mercato globale sempre più dominato dalla Cina. Se non cambia strategia, rischia di rimanere indietro". L’intervista ha acceso il dibattito su come l’UE possa affrontare la transizione ecologica senza compromettere la competitività dell’industria. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se Bruxelles saprà trovare un equilibrio tra sostenibilità e crescita industriale o se continuerà su una strada unilaterale, con il rischio di danneggiare il settore sul lungo periodo.



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