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Cefalea: tipologie, cause e cosa fare
Redazione
26 marzo 2025 08:46
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A chiunque può capitare di soffrire di mal di testa o, più correttamente, di cefalea. In molti casi si tratta di un problema passeggero, causato da stanchezza o stress, che tende a risolversi spontaneamente nell’arco di poche ore. Quando però il problema persiste per più tempo, si ripresenta con una certa frequenza o risulta particolarmente intenso e arriva a compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è il caso di correre ai ripari. La cefalea può essere infatti primaria, dunque derivante da un insieme di fattori quali sbalzi ormonali, stili di vita irregolari, predisposizione genetica e via dicendo, o secondaria. In questo secondo caso, diventa un campanello d’allarme di qualcosa di più serio che necessita di approfondimenti. Dunque, nel caso in cui si soffrisse di cefalee frequenti o intense, sarebbe opportuno consultare il proprio medico di fiducia e sottoporsi a visite specialistiche presso strutture specializzate come Palazzo della Salute – Wellness Clinic, presso il quale è attivo il Centro cefalee, per individuare il prima possibile la causa del problema.

Di seguito andremo a scoprire quali sono le principali tipologie di cefalee, le cause scatenanti e come intervenire.

Cefalea: quali tipi esistono - Come anticipato nell’introduzione, la cefalea può innanzitutto essere suddivisa in:

- primaria, ossia non derivante da patologie sottostanti;

- secondaria, ovvero causata da una patologia nota o che necessita di indagine.

Tra le cefalee di tipo primario rientrano:

- l’emicrania senza aura, caratterizzata da un dolore pulsante unilaterale o bilaterale e talvolta associata a nausea, vomito e fotofobia;

- l’emicrania con aura, preceduta da aura visiva, sensitiva o afasica, meno intensa e meno diffusa della precedente;

- la cefalea tensiva, sporadica, infrequente o cronica, caratterizzata da un dolore di tipo costrittivo e talora pulsante, nonché accompagnata, in alcuni casi, da malessere generale, disturbi del sonno e della memoria, vertigini;

- la cefalea a grappolo, caratterizzata da attacchi ricorrenti in un arco di tempo variabile. Il dolore, in questo caso, è particolarmente intenso e pungente e si accompagna a sintomi quali lacrimazione, edema della palpebra, irrequietezza, lacrimazione.

Tra le altre tipologie di cefalea primaria rientrano la trafittiva, quella da tosse, la ipnica e quella causata da sforzi fisici. Per quanto riguarda le cefalee secondarie, è possibile individuare quelle causate da disturbi vascolari o traumi che interessano il cranio o il tratto cervicale della colonna vertebrale, nevralgie, problemi ai seni nasali o ai denti, nonché patologie di vario genere.

Quali sono le cause della cefalea primaria - Mentre le cefalee secondarie derivano, come si è visto, da problemi o patologie sottostanti, quelle primarie possono essere causate da diversi fattori. Tra i principali rientrano:

- mestruazioni e menopausa;

- predisposizione genetica;

- alimentazione (dieta) non equilibrata;

- assunzione di determinati farmaci;

- problemi di postura;

- stress;

- variazioni del tono dell’umore.

Anche le variazioni meteorologiche e alcune stimolazioni olfattive possono portare alla comparsa di mal di testa.

Cosa fare se si soffre di cefalea - Chi soffre di cefalee ricorrenti non deve trascurare il problema e, anziché ricorrere a soluzioni fai da te, dovrebbe fare affidamento su medici specializzati. Solo in questo modo potrà ottenere una diagnosi, utile per capire se il problema è di tipo primario o secondario, e una terapia mirata ed efficace.



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