GELBISON, OGGI TEST CON LA JUNIORES IN VISTA DEL SAMBIASE
Consueto test pomeridiano per la Gelbison di Alessandro Erra che al “Morra” affronta gli Juniores. Domenica si ritorna nello stadio cittadino per disputare contro il Sambiase una partita che viene vista come l’opportunità per scavalcare la quota dei quaranta punti, il primo step da superare per certificare in pratica la salvezza dei rossoblu di Vallo della Lucania. A fare gola è ovviamente il mantenimento anche della quarta posizione e di un posto nei play-off nei vallesi che Erra andrà a schierare con il consueto 4-4-2. La buonissima prestazione offerta nel derby di Torre Annunziata apre le porte di una possibile riconferma, in toto, dell’undici ammirato al “Giraud”. E così Francesco Santonicola potrebbe indossare nuovamente la numero 4, che di base è di proprietà di Damiano Manzillo e supportare capitan Pecora. E’ piaciuto il mediano di Acciaroli al cospetto dei bianchi, tanto da meritarsi una nuova possibilità di partire titolare. Per il resto non sono previsti, salvo problemi dell’ultim’ora, cambiamenti sia in difesa dove davanti a Spicuzza agiranno Pascuccio e Manzo da centrali e Magliocca e Mustone sugli esterni. In mediana Di Filippo e Grimaudo confermati sui lati, con l’attacco affidato alla coppia d’oro Galantucci-Senè, quindici reti in due.
GELBISON, L’AVVERSARIA: IL SAMBIASE
Abituata da anni a dover sudare per ottenere la permanenza, il Sambiase è forse la squadra che nel lotto delle pretendenti alla salvezza sa già come si fa. Per informazioni chiedere allo stesso Alessandro Erra, che domenica affronterà da avversario i calabresi, ora allenati da un altro giovane, Renato Mancini, e che l’anno scorso mise a segno un opera quasi miracolosa, con un girone di ritorno dai livelli altissimi culminato con i festeggiamenti per l’aver mantenuto la categoria, guarda caso contro la Gelbison nell’ultima giornata di campionato, in quel di Lamezia Terme. Ora la storia si ripete, anche se quest’anno il Sambiase ha avuto un andamento più regolare. I calabresi hanno inoltre ottenuto nove punti nelle ultime quattro giornate, fermandosi in questo inizio 2013 solo a Palazzolo, in uno scontro diretto vinto per 2-0 dai siciliani. Esaltanti ed importanti soprattutto i successi interni, al “D’Ippolito”, contro il Paternò, giunto in extratime, e quello nel derby contro la Vibonese, andata avanti per 2-0 e poi rimontata. A fare la differenza in questo lasso di tempo l’aver trovato il bomber giusto che porta il nome di Luca Savasta, arrivato al Sambiase dalla Nissa e che con quattro gol ha permesso il pieno di punti anche nella trasferta di Paola contro il Comprensorio Montalto. I giallorossi di Renato Mancini si godono anche la presenza di un Lio, che nonostante abbia superato i quarant’anni, continua a padroneggiare a centrocampo, regalando sprazzi di gran classe sui calci piazzati.
AGROPOLI, SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Squadra che vince non si cambia. Il refrain più utilizzato nel calcio ha una sua valenza, quanto più in una compagine che ci ha messo un po’ per trovare una quadratura del cerchio. L’Agropoli, nel caso specifico, si è modificato varie volte, negli uomini, negli interpreti ed oggi Franco Dellisanti oltre a godersi un doppio successo consecutivo, è certo di aver rintracciato il 4-4-2 che calza a pennello per i delfini. Ed allora i biancazzurri che si opporranno all’Acireale per un altro scontro diretto da non fallire, dopo quelli già fatti propri contro Ragusa e Nissa, saranno in pratica gli stessi che hanno permesso all’Agropoli di sbancare Caltanissetta e vincere la seconda partita stagionale in esterna, la prima in Sicilia, con un digiuno che perdurava dal 2 settembre. Dellisanti avrà da ovviare solo alla sostituzione di Capozzi tra i pali, dove prenderà posizione Vaccaro. Da verificare il recupero o meno di Landolfi. Se l’agropolese doc tornerà disponibile, il già sperimentato Giraldi sulla fascia destra, con buoni risultati, riprenderà il suo posto a centrocampo al fianco di uno tra Ottonello e Formidabile. C’è poi anche l’opportunità di schierare Montano, con Ruggieri e Parisi sicuri di un posto da centrali difensivi, con la retroguardia divenuta ermetica negli ultimi 180 minuti. Per un posto c’è anche Altobello. In mediana, sugli esterni, scelte fatte con D’Attilio e Sosero divenuti intoccabili, soprattutto per le ottime prestazioni di quest’ultimo, apprezzato uomo-assist, con la coppia Mallardo-Ragosta che ha appena festeggiato i primi gol realizzati come duo del reparto offensivo dell’Agropoli.
AGROPOLI, L’AVVERSARIA: L’ACIREALE
La settimana tribolata dell’Acireale vive di altri momenti. I giorni che avvicinano all’impegno di Agropoli portano al totale dietrofront della società sulla posizione di Salvatore Marra. Sarà lui domenica a guidare i granata al “Guariglia” dopo l’incontro chiarificatore con il presidente Salvatore Palella che martedì lo aveva esonerato, prima di procedere ad una parziale rettifica. In più ad Acireale c’è scalpore per l’episodio che ha visto protagonista l’ex capitano Matteo Patti, accusato dalla società di essere stato il fautore dell’autogestione proclamata venerdì scorso dalla squadra. Patti è stato aggredito da ignoti con calci e pugni ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. In questo clima bollente, arriva anche la sentenza del giudice sportivo che costringerà gli acesi a giocare a porte chiuse la prossima sfida interna del 3 marzo contro il Ribera, in uno stadio, il “Tupparello”, dove l’Acireale non ha mai vinto, detenendo un record negativo in questa stagione. Dulcis in fundo, per modo di dire, l’assenza ad Agropoli del calciatore sicuramente più temuto tra i granata. Si tratta del bomber napoletano Gaetano Romano, autore di quattro reti dal momento del suo arrivo in Sicilia a gennaio. Il “Cobra” salterà due gare per squalifica. Il tutto, in una condizione difficile di classifica, con cinque punti da recuperare ad un Noto in forte ascesa e per evitare la retrocessione diretta in Eccellenza. L’Acireale ha vinto una sola partita negli ultimi tredici incontri, con il 4-0 rifilato a Caltanissetta alla cenerentola Nissa e s’affida all’ex Savoia Rabbeni per cercare di far male all’Agropoli.