CASTELLABATE. Sarà ascoltato nei prossimi giorni dalla Procura di Vallo della Lucania Kai Dausel, il 62enne accusato dell’omicidio della compagna Silvia Nowak, avvenuto a ottobre dello scorso anno a Castellabate. L’uomo aveva iniziato lo sciopero della fame da una ventina di giorni nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. A comunicare la decisione della Procura cilentana, che indaga sull’omicidio della donna, rinvenuta semi-carbonizzata nella pineta alle spalle dell’abitazione dove abitava con l’uomo, è l’avvocato Felice Carbone: “Abbiamo appreso con soddisfazione questa comunicazione anche perché sarà a tutti gli effetti il suo primo vero e proprio interrogatorio. Tuttavia, abbiamo chiesto di poterlo effettuare in presenza, mentre la Procura vorrebbe ascoltarlo in videoconferenza”. L’uomo, visibilmente dimagrito, aveva intrapreso questa protesta per sollecitare un’audizione da parte della Procura di Vallo della Lucania, con l’intento, a quanto pare, di fornire nuovi elementi alle indagini sull’uccisione. Dausel ha sempre respinto le accuse, ribadendo la propria innocenza rispetto al delitto della 53enne, trovata senza vita lo scorso 18 ottobre nella pineta retrostante la loro abitazione a Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate.