CAPACCIO PAESTUM. C’è anche un soggetto residente a Capaccio Paestum, nel Salernitano, tra i destinatari di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Avellino, con l’accusa di aver costituto un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione di donne e transessuali di nazionalità italiana e straniera. Sono in tutto 9 gli indagati, tutti residenti tra le province di Avellino e Salerno, che, secondo la Procura irpina, svolgevano mansioni differenti tra loro, all’interno del sodalizio, per favorire l’attività di meretricio gestita da un 53enne di Aiello del Sabato (AV), già sottoposto a sorveglianza speciale, e sua moglie. Gli incontri a luci rosse illegali a pagamento si sarebbero consumati, dal 2017 al 2021, in diversi appartamenti ubicati a Salerno (in Piazza Paoli e Via Gatti), Capaccio Paestum (Via della Giuncaia), Mercato San Severino (Via Spiano) e Solofra (Via Fontanelle). Gli indagati avranno ora a disposizione 20 giorni per prendere visione degli atti d’indagine, farsi interrogare dagli inquirenti o presentare eventuali memorie difensive a propria discolpa al pubblico ministero, il quale poi deciderà se chiedere al gip l’archiviazione o il rinvio a giudizio per ciascun indagato. Nel collegio difensivo l’avvocato cilentano, Leopoldo Catena, cui diversi indagati hanno conferito l’incarico di fiducia, e gli avvocati Carmine D’Anna, Alberico Galluccio, Italo Freda, Carmen Battaglia, Giacomo Sorrentino e Luigi Camillo.