NAPOLI. Iniziative ed eventi in tre diverse piazze a Napoli per le celebrazioni del 25 aprile e degli 80 anni dalla liberazione dal nazifascismo. I primi a darsi appuntamento sono stati sindacati Uil, Cisl e Cgil. In largo Berlinguer hanno letto gli articoli della costituzione italiana. Sullo sfondo anche le polemiche per l’invito del governo alla “sobrietà” visti i 5 giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. “Credo che l’appello alla sobrietà – ha spiegato il segretario generale Uil Campania, Giovanni Sgambati – sia stato poco opportuno. Napoli festeggia senza casini anche perché già prima del 25 aprile si era liberata da sola pagando un enorme prezzo di sangue”.
“Il governo – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – cerca sempre di distogliere l’attenzione del paese dai veri valori di questa giornata”. “Ribadiamo -ha sottolineato la segretaria generale Cisl Napoli, Melicia Comberiati – la necessità di un grande patto sociale perché vengano difese la libertà e la democrazia”. Querelle che non ha animato invece la cerimonia istituzionale in piazza Carità, dove è avvenuta la tradizionale deposizione delle corone di alloro sotto il monumento dedicato al carabiniere eroe Salvo D’Acquisto. “È importante – ha sostenuto il primo cittadino Gaetano Manfredi – celebrare questa giornata perché è qui che si trovano le radici della nostra democrazia”. “Per dare concretezza ai valori del 25 aprile – ha affermato il prefetto di Napoli, Michele di Bari – i cittadini e le istituzioni sono chiamati ad atti di responsabilità e collaborazione”. Infine, in più di 5000 hanno preso parte al corteo promosso dai collettivi studenteschi e dei lavoratori. Concentramento in piazza Garibaldi, poi gli attivisti hanno attraversato le strade del centro città. Diverse le azioni simboliche. Davanti la sede di Fratelli d’Italia al corso Umberto i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni fucili di cartone, poi poco più avanti hanno inscenato con una bara finta “il funerale della scuola pubblica”.