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IL PROGETTO
IL PROGETTO
"Salernitana for Education", Caligara e Tongya dagli studenti della scuola Agazzi
Comunicato Stampa
05 maggio 2025 19:37
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SALERNO. Terzo appuntamento con gli incontri di “Salernitana for Education“, il progetto che vede i calciatori granata in tour nelle scuole primarie e dell’infanzia salernitane che hanno aderito all’iniziativa. Nella tarda mattinata di oggi, al termine dell’allenamento, Fabrizio Caligara e Franco Tongya si sono recati presso la scuola paritaria “Rosa Agazzi” di Sala Abbagnano, accolti dall’entusiasmo e dal caloroso applauso dei piccoli allievi, del corpo docente e naturalmente della direttrice, prof.ssa Diana Sardone. Scambio gagliardetti (quello della Salernitana firmato da tutti i calciatori) e poi le domande e le curiosità degli studenti, tutti con t-shirt con cavalluccio marino ben cucito sul petto e qualcuno anche con numero e nome proprio o dell’idolo granata di riferimento. “Ho cominciato a giocare a calcio grazie al mio papà, anch’egli un calciatore, che mi ha trasmesso la passione. Sono diventato più forte di lui”, ha detto sorridendo Franco Tongya, seduto all’aperto con intorno i piccoli tifosi. In tanti hanno detto di essersi recati allo stadio Arechi ieri per Salernitana-Mantova. “È un’emozione indescrivibile giocare all’Arechi, non è serie B ma qualcosa di più per noi. Ricordo, ad esempio, la partita d’andata contro la Sampdoria, vinta in rimonta e con la grande spinta del pubblico. Ecco perché dobbiamo difenderla. Segnare è un premio, è sempre bello, ma è frutto della costruzione di tutta la squadra. Il calciatore più forte contro cui io abbia mai giocato? Mbappé, quand’ero al Marsiglia”, ha aggiunto l’attaccante. “Prima di essere un lavoro, quello del calciatore è un ruolo importante. Siamo in vista e dobbiamo dare l’esempio portando avanti i valori del rispetto per gli avversari, i compagni, i tifosi, tutti. Abbiamo il privilegio di fare un mestiere che ci fa anche divertire, che rappresenta la nostra passione ed è importante dare il meglio di noi dentro e fuori dal campo, partendo dai comportamenti fino all’alimentazione corretta da tenere”, ha detto Caligara, che ha poi fatto rewind quando uno dei piccoli allievi gli ha chiesto quale emozione avesse provato in occasione della sua prima partita da professionista. È bastato dire che i suoi primi passi da “grande” sono stati fatti “contro il Barcelona, in Champions League” per suscitare meraviglia. “Per questo, dico che il più forte che ho incontrato è stato Messi”, ha aggiunto il centrocampista, prima di dare il suo consiglio a chi vuol fare il calciatore: “Non sai mai di essere veramente pronto per fare il professionista, anche dopo l’esordio. Non c’è mai stato un momento in cui ho capito di poter fare veramente il calciatore. Ai ragazzi dico che c’è sempre da imparare perché anche oggi, a 25 anni, non smetto di apprendere nuove cose su un campo da calcio e so che posso sempre crescere. Nessuno può sentirsi arrivato, mai”. Al termine dell’incontro, gli studenti della scuola “Agazzi” hanno ricevuto il “diploma granata” per aver partecipato alla lezione alternativa e hanno potuto chiedere ai giocatori foto ed autografi sulle cartoline personalizzate. Tongya e Caligara hanno portato al Mary Rosy, inoltre ben 25 letterine scritte dagli alunni contenenti buoni propositi, consigli ed auspici per il rush finale del campionato. Tutte da conservare e da leggere con attenzione negli spogliatoi alla ripresa degli allenamenti.



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