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COMUNICATO STAMPA
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Trentinara, Cerruti: "Festa del Pane e della Civiltà Contadina annullata, ecco di chi è la colpa"
Redazione
10 maggio 2025 15:28
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TRENTINARA. A Trentinara non si spegne l’eco dell’annullamento della Festa del Pane e della Civiltà Contadina, nata nel 2005 nel piccolo centro cilentano, diventando un punto di riferimento tra gli appuntamenti estivi in Campania. Attraverso un manifesto, affisso in paese, il presidente della Pro Loco, Giuseppe Cerruti – che denuncia anche la rimozione dei manifesti stessi, strappati da ignoti – punta nuovamente il dito. 

“Correva l'anno 2005 quando, a Trentinara, grazie ad una formidabile intuizione del signor Fraiese Lorenzo (all'epoca sindaco di Trentinara) al quale va tutta la nostra stima e riconoscenza e quella dei cittadini di Trentinara si realizzava la I Edizione della Festa del Pane e della Civiltà Contadina. Questa festa è stata, nel tempo, un mirabile volano per la crescita e la visibilità nel nostro amato paese nel Cilento ed oltre – si legge – ed ancora: 

La storica PRO LOCO di Trentinara che era in vita da circa un cinquantennio (era stata costituita nel lontano 1973) per una scelta irragionevole, immotivata e soprattutto arbitraria del suo ultimo “esasperato” presidente è stata chiusa in data 31 gennaio 2025. Il sindaco mente sapendo di mentire quando si riferisce al “Presidente della Pro Loco dimissionario”. Non è così!!! IL PRESIDENTE GUAZZO NON SI È DIMESSO. IL PRESIDENTE GUAZZO HA CHIUSO LA STORICA PRO LOCO DI TRENTINARA. Ben avrebbe potuto dimettersi consentendo ad altri di continuare l'opera egregia della Pro Loco di Trentinara. La sua “esasperazione” lo ha condotto, invece, a cessare uno storico ente assembleare facendo perdere un patrimonio di conoscenza e di continuità di inestimabile valore. Non c'era, dunque, altra scelta che ricostituire ex novo la Pro Loco di Trentinara per portare avanti tutto quanto fatto di buono dalle precedenti gestioni.

Una Pro Loco che, a differenza di quanto fatto nell'ultimo decennio (almeno), si manifestasse e che fosse aperta a tutti e ad ogni proposta utile alla crescita socio-culturale della comunità di Trentinara. Prima di tutte la “Festa del Pane e della Civiltà Contadina” della cui organizzazione, con regolamento comunale approvato all'unanimità con deliberazione di consiglio n.11 del 14 maggio 2012, veniva investita La Pro Loco. Regolamento proposto ed approvato proprio per far sì che la manifestazione rimanesse sempre in mano alla Pro Loco, fiore all'occhiello dell'associazionismo trentinarese e vanto nel Cilento e oltre per la sua incredibile longevità, vivacità e dedizione e per la straordinaria lungimiranza circa la realizzazione di eventi culturali e ludici. Nonostante, quindi, una legge che la comunità di Trentinara a mezzo dei propri rappresentanti ha inteso darsi nel pieno rispetto delle regole democratiche, per regolamentare la realizzazione del suo evento principe, IL SOTTOSCRITTO HA TENTATO PIÙ E PIÙ VOLTE A GRAN VOCE DI CONDIVIDERNE L'ORGANIZZAZIONE IN MANIERA PARITARIA TRA TUTTE LE ASSOCIAZIONI, ATTIVITÀ COMMERCIALI E PRIVATI, nessuno escluso, che avessero voluto dare il proprio contributo per garantirne continuità e, se possibile per migliorarla, valorizzando le pregresse esperienze.

Il sindaco dopo aver appreso la notizia della costituzione della nuova Pro Loco Trentinara, probabilmente esasperato anche lui”, invece di consentire alla Pro Loco, come del tutto ovvio, la gestione della festa, ha deciso, con motivazioni assurde, false ed inventate di sana pianta, di non farla svolgere, cercando di far ricadere sulla popolazione il motivo della sua assurda decisione. Una cosa emerge chiaramente da tutto ciò: in questa vicenda ci sono due vittime: la Pro Loco e i cittadini ed un solo kamikaze: il sindaco. IL SINDACO DI ALLORA (LORENZO FRAIESE) AVEVA FATTO NASCERE LA FESTA, IL SINDACO DI OGGI (ROSARIO CARIONE) L'HA FATTA MORIRE! Un sindaco che vuole bene al proprio popolo questi torti non li fa (perché di torto si tratta). Da questa incresciosa vicenda viene fuori la sola verità: LA FESTA DEL PANE NON SI FARÀ PERCHÉ IL SINDACO HA DECISO CHE NON SI DEVE FARE. Caro sindaco non fare la festa è il vero DISASTRO!!! Porti, così, danno economico incalcolabile soprattutto alle attività commerciali del paese.

Caro sindaco ricordati che la voce della verità è sempre più forte e limpida di quella della menzogna e la nostra verità griderà sempre più forte fino alla fine di questa ignobile farsa. In questa commedia dell'assurdo ti sei ritagliato il ruolo del moderno Nerone che è passato alla storia per aver bruciato Roma cercando di addossare le colpe ai cristiani. Anche tu passerai alla storia, ma come il sindaco che oltre ad aver bruciato il pane ha anche bruciato la festa del pane e dell'antica civiltà contadina, a meno che, con un pizzico di buon senso non facessi un passo indietro garantendo lo svolgimento della manifestazione oltre che il rispetto della legittimità amministrativa assicurando il rispetto del regolamento comunale da te fortemente voluto e mai violato come stai facendo adesso (chissà perché???). Saresti apprezzato per essere stato umile e coscienzioso verso la cittadinanza tutta.

 



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