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CERIMONIA A ROMA
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Bandiera Blu 2025, esclusa Capaccio Paestum: tutti i comuni campani premiati
Antonio Vuolo
13 maggio 2025 10:48
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ROMA. Assegnate stamane dalla Fee, a Roma, le Bandiere Blu 2025: ecco come cambia il tuffo in Campania. In tutto 20 le località della nostra regione che potranno fregiarsi dell'ambito vessillo: 14 in provincia di Salerno, 5 nel Napoletano e 1 nel Casertano. 

Nello specifico, i 14 comuni salernitani insigniti quest'anno della Bandiera Blu sono: Positano, Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota, Ispani, Vibonati e la new entry Sapri. Dopo 10 anni consecutivi, invece, esclusa stavolta Capaccio Paestum che aveva inviato regolarmente gli atti ed era stato ammesso alla procedura: soltanto 3 tratti del lungomare hanno riportato per l'Arpac il valore 'eccellente' ovvero Laura, Licinella e Varolato, mentre Foce Acqua dei Ranci, Ponte di Ferro, Torre di Paestum e Villaggio Merola hanno registrato un valore 'buono' delle acque, compromettendo così gli indici necessari per conquistare il vessillo Fee.

Sulla fascia costiera partenopea, Bandiere Blu ai comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Piano di Sorrento, Vico Equense e Anacapri. Sulla costiera casertana, premiata invece Cellole.

La Fee Italia ricorda che "i 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente". Tra gli indicatori considerati ci sono: l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l'accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell'arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l'educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l'azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Alla valutazione hanno contributo diversi Enti istituzionali tra i quali i ministeri del Turismo, dell'Agricoltura, dell'Ambiente, l'Istituto superiore di sanità; la Federazione degli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Cnr; università della Tuscia e per Stranieri di Perugia e organismi privati quali i sindacati Balneari (Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti).



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