SALERNO. “La verità non sempre è quella che ci dicono. Purtroppo chi persegue la giustizia salariale ha dovuto imparare a leggere tra le righe. Nella realtà ospedaliera oligarchica in cui lavoriamo, siamo succubi di un sistema che favorisce il benestare di pochi, tra programmi, premi di produzione e incarichi, in modo poco meritocratico. È dura assistere all’approvazione di progetti fatti su misura per un determinato sindacato. Stanziamenti di fondi importanti che generano “poltrone” di incarichi di funzione occupate dai soliti noti, con i soldi destinati ai dipendenti. Per tenere sicure le spalle di qualcuno, si toglie la possibilità di “lavorare” attraverso turni straordinari, con tagli su spese ordinarie che un ospedale dovrebbe avere. Questo reindirizzamento dei fondi a chi giova? La risposta sembra ormai chiara. La distinzione in categorie di lavoratori di “Serie B” e di “Serie A” nel 2025 non può più essere tollerata”. E’ la denuncia del segretario provinciale della UIL Fpl, Angelo Rambaldi.
“Oltre 1 milione di euro sono stati stanziati per incarichi di funzione, candidati stranamente per uno specifico sindacato. Tutto questo alla luce del sole, con una direzione che permette queste ingiustizie. I dipendenti al di fuori di questa cerchia vengono dimenticati, e ancora aspettano il doppio buono pasto, l’indennità per la giornata di ferie. E i soldi per l’indennità covid? L’azienda ha ricevuto da tempo i fondi dalla Regione Campania, ma noi lavoratori che abbiamo combattuto e aiutato gli altri durante la pandemia non abbiamo ancora visto un centesimo” aggiunge il sindacalista.
“L’apice della disparità è stato raggiunto sulla pelle dei lavoratori e dei pazienti del nostro ospedale. Il pronto soccorso è un capitolo nero e molto discusso in questo settore. Pochi giorni fa abbiamo assistito purtroppo ad un ulteriore decesso. Per noi lavoratori è una sconfitta. Noi dipendenti del settore sanitario, oltre alla delusione per la scomparsa di un paziente, dobbiamo assistere all’approvazione di un progetto da 63.142,00 euro per 10 incarichi di funzione destinati al pronto soccorso, sempre per i membri della cerchia ristretta. Perché non investire invece in personale? In attrezzature? Perché non provare concretamente a fare il possibile per salvare la vita anche solo di una persona in più? Noi siamo lavoratori del settore socio-sanitario e chiediamo rispetto per noi e di conseguenza per i nostri pazienti. Non dimentichiamo che tutti i giorni noi diamo la vita per gli altri. Ci auguriamo che tutti lo capiscano” conclude la nota stampa.