PADULA. “Ai disagi dei cittadini gli uffici della Giunta Regionale rispondono con un tono che sa di beffa”. Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, non è soddisfatto del riscontro all’interrogazione, sollecitata dal riferimento territoriale della Lega Rosario Trotta e dai cittadini esasperati, riguardante lo stato di avanzamento dei lavori sul ponte Tanagro a Padula Scalo, in località Caiazzano, chiuso al traffico dal 29 ottobre 2021 con ordinanza della Provincia di Salerno.
“Le notizie acquisite dalla Provincia e fornite dall’ufficio legislativo del presidente De Luca non sono affatto rassicuranti. Si parla di una possibile conclusione dei lavori entro la fine della prossima estate ma non si capisce di quale anno visto che il cantiere continua ad essere fermo e addirittura è stata portata via la trivella in attesa della nuova. Inoltre vengono accampate giustificazioni generiche sui ritardi, attribuiti all’iter autorizzativo e al reperimento delle risorse necessarie, oltre all’approvvigionamento dei materiali”.
Ma l’aspetto più rilevante della risposta è un altro: “Viene specificato testualmente che secondo la Provincia quel tratto è agevolmente percorribile tramite una viabilità alternativa, con tempi che si allungano di circa 15 minuti per chi viaggia in auto. L’annotazione sui tempi di percorrenza è desolante: del resto che sarà mai un quarto d’ora – si chiede ironicamente Tommasetti – per le attività commerciali e produttive presenti sul territorio specie con l’avvicinarsi della stagione estiva, che sistematicamente comporta già un aumento del traffico con ripercussioni sulle aree interne meno collegate?”.
L’opinione del consigliere regionale, insomma, è che ci si debba preparare all’ennesima estate di sofferenza: “Nel quadro di una viabilità già precaria ci mancano solo i cantieri infiniti. A essere messa a repentaglio è anche la sicurezza e l’incolumità di residenti e turisti, se solo pensiamo al tragitto più lungo che un mezzo di soccorso dovrebbe percorrere in una situazione di emergenza. Le risposte evasive degli Enti preposti suonano come sberleffi nei confronti di una popolazione ormai abbandonata da quasi quattro anni”.