Cronaca
PERQUISIZIONI A TAPPETO
PERQUISIZIONI A TAPPETO
Santa Marina, sindaco Giovanni Fortunato ai domiciliari per corruzione
Redazione
22 maggio 2025 09:16
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SANTA MARINA. Una serie di perquisizioni a tappeto da parte degli uomini del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Salerno, agli ordini del tenente colonnello Claudio Molinari, e della Tenenza di Sapri è in corso dalle prime ore dell’alba nel Comune di Santa Marina. Perquisizioni arrivate sulla base del lavoro degli ultimi anni effettuato dagli uomini della Tenenza di Sapri, al comando del tenente Nunzio Tricoli. Tra gli interessati nell’operazione, coordinata dalla Procura di Lagonegro, anche il sindaco del piccolo comune cilentano, Giovanni Fortunato, raggiunto da una misura cautelare agli arresti domiciliari, assieme ad un imprenditore del Napoletano. L'ipotesi è di corruzione, nell'ambito di un intervento di edilizia privata. Fortunato è difeso dagli avvocati Vincenzo Speranza e Felice Lentini. 

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DELLA PROCURA DI LAGONEGRO

Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e della Sezione di Polizia Giudiziaria di questa Procura hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del sindaco del comune di Santa Marina (cl. 67) e di un imprenditore napoletano (cl. 66) per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. 

Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, con il contributo operativo della Tenenza di Sapri e della Sezione di P.G. — Sede — Aliquota Guardia di Finanza e Carabinieri, su delega di questa Procura, attraverso l'assunzione di dichiarazioni da plurime persone informate sui fatti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, l'esame del contenuto di dispositivi elettronici, perquisizioni locali e domiciliari nel corso delle quali si era proceduto nel luglio 2023 al sequestro, tra l'altro, di denaro contante per un importo superiore ai 160.000 euro, hanno riguardato alcuni episodiche avrebbero coinvolto il Sindaco del comune di Santa Marina (SA), diversi professionisti e alcuni imprenditori interessati a sviluppare in quel territorio comunale iniziative immobiliari. In particolare, secondo la ricostruzione operata da questo Ufficio ed avallata, allo stato, dal Giudice per le Indagini Preliminari, due imprenditori napoletani, titolari di una società immobiliare, avrebbero corrisposto al primo cittadino, per il rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione, l'importo di 100.000 euro, ricevuto per il tramite del tecnico incaricato dai due imprenditori napoletani della progettazione di alcuni fabbricati. Grazie alle indagini complessivamente svolte è stato possibile delineare l'esistenza di un sistema di gestione della "cosa pubblica" orientata al perseguimento di interessi privati. Sulla base del compendio investigativo acquisito negli ultimi anni, anche nel corso di accertamenti che hanno condotto a svariati sequestri di opere per reati in materia edilizia, sarebbe emerso come il primo cittadino, non limitandosi a svolgere le sole funzioni di indirizzo politico, si sarebbe, da un lato, ingerito in maniera sistematica nell'attività propria degli uffici comunali, condizionandone l'operato per decidere a beneficio di quali imprenditori rilasciare titoli abilitativi a costruire e, dall'altro, avrebbe indirizzato gli stessi soggetti economici ad avvalersi delle prestazioni professionali di tecnici gravitanti nella sua orbita per il cui tramite ottenere denaro e altre utilità. Si evidenzia che il richiamato provvedimento cautelare è stato emesso sulla base degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione d'innocenza. 



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