ANGRI. Stile libero 5>4 è una mostra dalle mille poetiche che si inoltra nei sentieri dell’archeologia, dell’architettura e dell’arte e nell’intimo di quei luoghi della città di Pompei vissuti tragicamente. Un mostra dell’utopia che riporta alla luce una nuova visione simbolica attraverso la narrazione dell’opera d’arte contemporanea realizzata dagli artisti in mostra. La poetica delle opere parietali collocate nelle case dell’area archeologica di Pompei fa nascere il simbolo 5>4, cinque maggiore di quattro con riferimento della produzione artistica contemporanea delle aree periferiche interne ai quattro stili della pittura romana pompeiana. È l’estensione del progetto pensato da Costabile Guariglia per la galleria Pagea artecontemporanea di Elio Alfano; un’idea, un gioco, una considerazione per un nuovo stile della pittura. Un progetto dal forte concept solidale e condiviso intorno ai quattro stili della pittura romana a Pompei. Il colore nero che rimanda idealmente al primo stile della pittura pompeiana è il punto di riferimento per gli artisti e diventa il fil-rouge con gli altri stili. L’atto della pittura come un ritorno alla produzione artistica della tradizione delle arti contemporanee con un piacere fisico del fare arte. Diverse le motivazioni e le modalità, come si vede nella scelta esauriente degli artisti presenti in questa mostra, determinate anche dalle esigenze culturali tipiche delle diverse aree di produzione in cui essi hanno vissuto e lavorato dagli anni Novanta ad oggi per reagire all’eccessivo soggettivismo delle poetiche formali della pittura contemporanea.