SALERNO. Nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) della provincia di Salerno si starebbe verificando una riorganizzazione delle funzioni che, secondo la Flaica Cub Sanità Salerno, sta generando gravi criticità sia per i pazienti che per i lavoratori. A lanciare l’allarme è Gerardo Rosanova, rappresentante sindacale della sigla: "Riceviamo segnalazioni sempre più frequenti che riguardano il coinvolgimento degli Operatori socio sanitari (Oss) e degli Operatori socio assistenziali (Osa) anche in attività di pulizia e sanificazione, tradizionalmente affidate ad altro personale. Questo accorpamento delle mansioni, oltre ad essere un evidente demansionamento professionale, rappresenta un rischio concreto per l’igiene e la sicurezza dei pazienti".
Il sindacato esprime forte preoccupazione: chi assiste gli anziani e i pazienti fragili, occupandosi di attività delicate come la mobilizzazione, l’assistenza ai pasti, il rilevamento dei parametri vitali e il supporto nelle medicazioni, non può e non deve essere incaricato anche della pulizia di ambienti potenzialmente contaminati. La promiscuità delle mansioni, secondo la Flaica Cub Sanità Salerno, apre la strada a possibili infezioni crociate e compromette la qualità del servizio assistenziale.
"È in gioco la salute degli ospiti delle Rsa e la dignità di chi ogni giorno svolge un lavoro delicato e fondamentale», aggiunge Rosanova. «La figura dell’Oss ha una specifica formazione e non può essere ridotta a semplice tuttofare. Non è solo una questione sindacale, ma prima di tutto una questione etica e sanitaria".
Alla luce di quanto denunciato, la Flaica Cub Sanità Salerno ha inoltrato una comunicazione ufficiale all’assessore alla Sanità della Regione Campania e al direttore generale dell’Asl Salerno, chiedendo un intervento immediato. Tra le richieste principali ci sono i chiarimenti sulla distribuzione dei fondi Asl alle Rsa e sulla loro ricaduta effettiva sulla retribuzione del personale; trasparenza sui contratti applicati a Oss e Osa; una presa di posizione chiara sul fatto che personale dedicato all’assistenza alla persona venga impiegato anche nelle pulizie; l’invio urgente di ispettori regionali e dell’Ispettorato territoriale del lavoro per verificare condizioni operative e possibili irregolarità nelle strutture.
"Non possiamo più restare a guardare", conclude Rosanova. "Pretendiamo risposte concrete e un impegno reale delle istituzioni per tutelare i lavoratori e, soprattutto, i pazienti. La nostra organizzazione seguirà con la massima attenzione questa situazione e non esiterà a prendere ulteriori iniziative se non verranno ripristinate condizioni di dignità e sicurezza all’interno delle Rsa".