NAPOLI. Il progetto di inclusione “Osservare la Terra, dalla pratica del giardinaggio alla cura del Paesaggio” per il recupero di un’area verde all’interno delle mura del Carcere di Poggioreale ha vinto il primo premio nella categoria “Coltiviamo insieme” dell’Oscar Green 2025 organizzato dalla Coldiretti e rivolto alle buone pratiche dei giovani in agricoltura.
Il progetto è portato avanti dalla cooperativa Aps Oltre il giardino e prevede l’utilizzo di tecniche agronomiche innovative come l’aeroponica.
A ritirare il premio è stato Riccardo Luciano che condivide il successo con il team che l’ha realizzato e spiega: “Il primo ringraziamento è per la Coldiretti. Ritirare il premio al Villaggio in corso di svolgimento ad Udine è stata una gran bella emozione che ripaga dei lunghi mesi di lavoro. Crediamo nell’agricoltura come metodo vincente per il recupero di quanti stanno scontando una pena all’interno del carcere di Poggioreale. Abbiamo istallato la prima torre di aeroponica che sta dando buoni risultati e presto amplieremo il progetto con nuovi arrivi”.
Il progetto ha preso vita grazie a un protocollo d’intesa, sottoscritto tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Federazione regionale Coldiretti Campania. Questo accordo si prefigge l’obiettivo di valorizzare l'agricoltura penitenziaria, nonché di promuovere lo sviluppo di terreni agricoli all’interno degli istituti penitenziari della Campania. In particolare, il progetto mira a riqualificare l’area agricola della Casa Circondariale “Giuseppe Salvia”, riconoscendo il valore ecologico e culturale delle attività agricole nei contesti carcerari.
La riqualificazione degli spazi agricoli ha l’obiettivo di garantire un ambiente dignitoso e stimolante per i detenuti, facilitando il loro processo di reinserimento nella società. Creare uno spazio comune dedicato alla formazione e alla produzione agroalimentare è essenziale per promuovere interazioni positive tra detenuti e comunità esterna, migliorare le condizioni di vita in carcere e aiutare a sostenere il benessere psicologico dei ristretti. Attraverso il lavoro e la cooperazione si riducono tensioni e conflitti, aumentando il senso di responsabilità e il desiderio di collaborazione.
“Da molti mesi sono in vendita nei mercati di Campagna Amica anche gli agrumi coltivati dai detenuti di Poggioreale. “Agrumi in libertà” è un altro progetto che ci inorgoglisce e ci spinge ad andare avanti” conclude Riccardo Luciano.
L'aeroponica è una tecnica di coltivazione fuori suolo, o idroponica, in cui le radici delle piante sono sospese in aria e nutrite tramite una soluzione nutritiva nebulizzata. In sostanza, le piante crescono in assenza di terreno o di qualsiasi altro supporto solido, ricevendo i nutrienti direttamente tramite un sistema di nebulizzazione.