CAVA DE' TIRRENI. Nella seduta del Consiglio Comunale che si è tenuta ieri pomeriggio, mercoledì 18 giugno, è stato approvato il punto all’ordine del giorno che riguardava la presa d’atto e la ratifica dell’adeguamento normativo dell’Atto Costitutivo dell’Azienda Speciale Consortile Cava de' Tirreni - Costa d'Amalfi (A.S.C.C.C.A.), sottoscritto in data 27.05.2024 e la modifica dello Statuto, con 14 voti favorevoli e 8 contrari.
“Il Consiglio comunale – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – si è riappropriato della sua funzione principale: gli interessi della Città. L’enorme strumentalizzazione politica a cui si è assistito sull’argomento ha dimostrato l’assoluta inadeguatezza di coloro che si propongono alla guida futura della Città. Si è dimostrato palesemente che non si ha alcuna idea di cosa significa amministrare una comunità come la nostra. Ne tengano conto i cittadini nel prossimo futuro. Per quanto mi riguarda, si consegna l’ennesimo straordinario risultato di dieci anni di impegno senza risparmio. Ringrazio La Fratellanza e Luigi Petrone in particolare, per aver compreso l’importanza del provvedimento e di averlo sostenuto, pur da posizioni politiche diverse. E ringrazio i colleghi Sindaci della Costa d’Amalfi che hanno condiviso la costituzione dell’Asccca”.
Hanno votato a favore i Partiti e i Gruppi consiliari di maggioranza (P.D. Azione, Cava ci Appartiene, Unione Popolare, Insieme per Servalli Sindaco) e La Fratellanza, hanno espresso voto contrario i partiti e gruppi consiliari di minoranza (Fratelli d’Italia, Siamo Cavesi, Indipendenti per Cava, Città in Comune, Gruppo misto).
“Grande risultato per la Città e per i Comuni della Costiera Amalfitana – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Giovanni Del Vecchio – il provvedimento approvato va nella direzione del miglioramento della qualità dei servizi e della ottimizzazione delle risorse economiche, tutto a beneficio delle fasce più deboli e bisognose della popolazione. Sul piano giuridico la delibera approvata è pienamente legittima, così come lo è la costituzione dell’Azienda consortile. Ogni chiarimento tecnico è stato ampiamente fornito in sede di Commissioni e in Consiglio comunale. La verità è che le logiche politiche e di appartenenza hanno prevalso sui bisogni effettivi dei circa 100 mila cittadini interessati e non hanno consentito l’approvazione all’unanimità”.