SALERNO. Unire le forze per costruire una comunità educante è questo l’obiettivo del Patto Educativo di Comunità Sele-Alburni, un progetto ambizioso e innovativo sostenuto da Fondazione Peppino Vismara, ideato e coordinato dalla Fondazione della Comunità Salernitana ETS, in collaborazione con Sodalis CSV e ASSI Azienda Speciale Sele Inclusione. Il patto nasce con l’obiettivo di rafforzare i legami educativi e sociali tra gli attori del territorio dei comuni della Valle del Sele e degli Alburni, costruendo una rete stabile e inclusiva che metta al centro i bisogni dei giovani, delle famiglie e delle istituzioni.

Un percorso partecipato e inclusivo. La prima fase del progetto ha preso avvio con un evento pubblico il 14 dicembre 2024 a Eboli, in cui istituzioni e cittadini si sono incontrati attraverso momenti di confronto e laboratori partecipativi. Da settembre 2024 a maggio 2025, il percorso ha toccato diversi comuni del territorio, con incontri itineranti di formazione di tutti i soggetti coinvolti. Questo processo di ascolto, fiducia e collaborazione ha gettato le basi per un patto autenticamente condiviso e radicato nella comunità. Il 10 maggio scorso, presso la Comunità Emmanuel di Eboli, si è svolta la giornata conclusiva del percorso di facilitazione: un momento di formazione, convivialità e co-progettazione.

La sottoscrizione ufficiale. Il prossimo 22 giugno (domenica), alle 10, all’interno della prima edizione di “Inclusivity Village Sele-Alburni” al Parco Avventura di Postiglione, verrà sottoscritto l’Accordo Quadro del Patto Educativo di Comunità Sele-Alburni, che rappresenta uno strumento di programmazione negoziata, finalizzato a promuovere interventi integrati di sviluppo sociale, educativo ed economico attraverso la collaborazione tra enti pubblici, scuole, organizzazioni del terzo settore e cittadini. In particolare, le azioni operative si concentreranno sulla rigenerazione di spazi abbandonati nei territori degli otto Comuni aderenti - Altavilla Silentina, Campagna, Contursi Terme, Eboli, Oliveto Citra, Postiglione, Serre e Sicignano degli Alburni – trasformandoli in luoghi di incontro, partecipazione, iniziativa e aggregazione. Questa esigenza è emersa in maniera forte dai percorsi di formazione e dai questionari rivolti a ragazzi dai 6 ai 25 anni, che hanno evidenziato il desiderio diffuso di spazi dove ricostruire relazioni di prossimità, inclusione e appartenenza.

I firmatari. Il patto sarà sottoscritto dai promotori (Fondazione Comunità Salernitana ETS, Sodalis CSV, ASSI Azienda Speciale Sele Inclusione), gli otto Comuni dell’area Sele-Alburni, con i sette Istituti scolastici del territorio (I.C. “Serre - Castelcivita”, I.C. “San Domenico Savio” – Sicignano degli Alburni, I.C. “Giacinto Romano” – Eboli, Istituto Omnicomprensivo “Epicarmo Corbino” – Contursi Terme, I.C. Campagna Capoluogo, I.C. “G. Palatucci” – Campagna, I.C. “Matteo Rièa” -Eboli), e oltre 25 Organizzazioni del Terzo Settore impegnate nei campi dell’inclusione, cultura, ambiente e solidarietà.

Inclusivity Village Sele-Alburni: una giornata per la comunità. La firma del Patto avverrà nel contesto della prima edizione di “Inclusivity Village Sele-Alburni”, una giornata aperta a famiglie e giovani, pensata per sensibilizzare la popolazione sulle azioni sociali più rilevanti di ASSI, dal Patto Educativo di Comunità, al Coordinamento Pedagogico Territoriale, al progetto “Casina Rossa – Lido Solidale”. L’evento – con ingresso gratuito al parco - offrirà un programma ricco di attività formative e laboratoriali all’aria aperta: lezioni di Hatha Yoga per adulti e bambini a cura di La Ginestra, la messa a dimora di una gilda arborea arcoaromatica e introduzione alla permacultura con Movesi APS, degustazione di conserve e marmellate offerte da Stalker, animazione e giochi per bambini con Villa Graziella e Casa Gianisa, un laboratorio su “Picnic Sostenibile” organizzato da Plastic Free, laboratori di ceramica e giochi di gruppo.

Un modello replicabile. Il Patto Educativo di Comunità Sele-Alburni si propone come modello replicabile di alleanza educativa, sociale e civica, fondato sulla corresponsabilità e sulla visione condivisa di un futuro in cui le comunità non delegano, ma agiscono. La giornata del 22 giugno sarà il punto di partenza per nuovi percorsi di crescita e rigenerazione che mettono al centro le persone, le relazioni e i territori.