AGROPOLI. “Perché non protestano davanti alla Regione dal loro amico De Luca?”. Sulla questione dell’ospedale di Agropoli, tornata ultimamente al centro del dibattito politico, hanno finalmente rotto il silenzio i sindaci cilentani. I primi cittadini di Agropoli, di Laureana Cilento, Prignano Cilento, Castellabate e Torchiara, tutti insieme appassionatamente, sono stati dal direttore generale dell’Asl di Salerno Gennaro Sosto per discutere del nosocomio.
Pare che al centro del vertice ci sia stata la necessità di potenziare l’emergenza-urgenza dell’ospedale di Agropoli, elemento ritenuto essenziale per l’imminente periodo estivo. Una battaglia, questa, che viene portata avanti da tempo dal locale coordinamento di Fratelli d’Italia, nella persona del coordinatore nonché consigliere provinciale Modesto Del Mastro.
“Noto che i sindaci dormienti si sono finalmente svegliati – dice – un po’ come Biancaneve che si desta dopo il bacio del principe. Qui però non siamo in una favola e non c’è nessuna principessa da salvare. I nostri primi cittadini si sono accorti che Agropoli potrebbe avere un ospedale e tutti insieme, come una bella comitiva, sono danti dal direttore dell’Asl per parlarne, per chiedere un potenziamento e tante altre belle parole.
Come Fratelli d’Italia, ma soprattutto come cilentani, capiamo che le elezioni si avvicinano quando si parla di ospedale, ma non come facciamo noi da tempo, bensì come stanno facendo gli amministratori. Una visita all’Asl, qualche foto di rito, sorrisi e promesse, ma poi cosa resta? – continua Del Mastro – della camera iperbarica già non si parla più, ad esempio, ma ora questi nostri sindaci vanno all’Asl a parlare del pronto soccorso e delle necessità di potenziarlo. Non lo fanno ad inizio anno, ad esempio, ma in piena estate quando i turisti, quei pochi coraggiosi, sono già arrivati nel Cilento. Lo fanno anche perché tra qualche mese si dovrà votare per la Regione e dovranno essere fatte altre promesse ai cilentani”.
Del Mastro, poi, rinnova l’invito ai primi cittadini, quasi ponendo loro una provocazione: “Se vogliono dare un segnale forte e soprattutto dimostrare un impegno scevro da interesse politico, vadano a protestare dal Prefetto consegnandoli le fasce, anche perché credo non siano degni di indossarla. Anzi – rincara la dose – perché non vanno a protestare dal loro amico De Luca anziché prostrarsi al suo arrivo? Questa non è politica, non è la politica che serve al territorio anche perché qui la gente muore dato che non c’è un pronto soccorso vero ma soltanto un qualcosa mascherato da tale”.
“Solo così – conclude – se anche non dovessero ottenere nulla, potranno dire di aver fatto qualcosa, altrimenti si tratta solo di comparsate e di vuote promesse. Sappiamo già che tra qualche mese, in piena campagna elettorale, ci saranno delle passerelle ed è lì che si vedrà il loro vero volto”.