NAPOLI. Aurelio Tommasetti denuncia le criticità del programma Gol in Regione Campania. Il consigliere regionale della Lega ha presentato una interrogazione riguardante vari aspetti poco chiari del piano finanziato con fondi Pnrr, chiamando in causa il presidente Vincenzo De Luca e l’assessore Filippelli.
“Il programma – ricorda Tommasetti – ha l’obiettivo di riformare le politiche attive del lavoro e della formazione attraverso una collaborazione tra pubblico e privato. Parliamo di risorse pubbliche per circa 70 milioni di euro. La Regione ne è responsabile come soggetto attuatore. La normativa prevede obblighi stringenti per garantire la correttezza della gestione, la prevenzione di frodi e la realizzazione degli obiettivi tramite il sistema ReGiS e strumenti informativi regionali”.
Eppure, afferma Tommasetti, sono emerse “presunte anomalie documentate da attività di vigilanza ispettiva, da atti a riscontro di un’interrogazione consiliare e da riscontri ufficiali forniti dalla Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche Giovanili. In particolare il superamento del limite dei 50 percorsi formativi da parte di numerosi enti privati (ad esempio 124 corsi per Selforum Consulting Srl e 133 per Infogiò). Ci vengono poi segnalati problemi con l’ordine cronologico dei pagamenti, con liquidazioni precedenti alle date di richiesta, e disparità nei tempi di pagamento tra agenzie diverse a parità di data”.
“Va fatta inoltre chiarezza – continua il capo dell’opposizione in Consiglio Regionale – sul presunto trattamento preferenziale per alcune agenzie e sullo squilibrio e inefficienza nell’offerta formativa: il 75% dei corsi infatti è stato dedicato al settore socio-sanitario, con sottorappresentazione dei settori digitali e tecnici. Comportamenti in contrasto con i principi di correttezza amministrativa e sana gestione finanziaria. Il sistema di monitoraggio regionale appare inefficace, con gravi lacune nei controlli sui soggetti realizzatori, consentendo la possibile violazione dei limiti”.
Il consigliere regionale incalza De Luca chiedendo “se la Giunta Regionale fosse a conoscenza delle violazioni e perché non siano stati applicati tempestivamente i meccanismi sanzionatori previsti dall’avviso in caso di superamento dei limiti di percorsi e gravi inadempienze. La Regione intende avviare un’indagine interna sul presunto trattamento preferenziale nei pagamenti a determinati enti? Quali misure saranno adottate per assicurare il rispetto del principio di equità e trasparenza garantendo che i fondi siano effettivamente utilizzati in funzione dei fabbisogni del mercato del lavoro? Nella mia interrogazione invito anche la giunta a riferire in Consiglio e a fornire pubblicamente i dati aggregati e disaggregati sui percorsi attivati, sugli enti coinvolti, sulle risorse erogate e sui risultati conseguiti in termini di inserimento lavorativo”.