EBOLI. Il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Giovanni Rossi, ha rinviato a giudizio i due proprietari dei due pitbull che il 22 aprile del 2024 azzannarono, mortalmente, il piccolo Francesco Pio, il bimbo di appena 13 mesi che morì a seguito delle ferite riportate, in una villetta di località Campolongo, sulla fascia costiera di Eboli. Concorso in omicidio colposo in seguito all'omessa custodia dei cani. Questo il reato contestato a Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, con il gip ad accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Alessandro Di Vico, con il processo al via il prossimo novembre. Individuate come parti offese i genitori del piccolo, Paola Ferrentino e Francesco D’Amaro. Il piccolo Francesco Pio era in braccio allo zio Simone quando i due pitbull, Pablo e Totò, di proprietà dei due vicini di casa, ora a giudizio, lo azzannarono, nel cortile della villetta. Caduto dalle braccia del familiare, il bimbo venne sbranato con ferite letali a nuca, schiena e torace. A provare a salvarlo dalla furia dei cani, invano, fu lo stesso zio, che rimase ferito da morsi alla gamba sinistra, e la madre, anche lei ferita agli arti inferiori. Tra le fonti di prova utilizzate dalla Procura, i rilievi eseguiti dai carabinieri della locale Compagnia, la relazione del medico legale che eseguì l’autopsia e la consulenza tecnica comportamentale sui due pitbull, che furono sottoposti a sequestro sanitario e amministrativo e trasferiti in una struttura dedicata per essere rieducati.