Sanità
"TEMPI INFINITI"
"TEMPI INFINITI"
Caos liste d'attesa nel Salernitano, Polichetti (Udc): "Cure rapide solo a pagamento, sistema in crisi etica"
Comunicato Stampa
18 luglio 2025 09:18
Eye
  142

SALERNO. Prenotare un esame attraverso il Sistema sanitario nazionale è ormai, per molti cittadini, una corsa a ostacoli contro il tempo e contro un sistema che sembra sempre più scoraggiare l’accesso alle cure pubbliche. Tempi infiniti per una Tac o per semplici analisi, mentre gli stessi esami - effettuati a pagamento - sono disponibili in pochi giorni in provincia di Salerno.

Una distorsione che secondo Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’Udc, “non è solo ingiusta, ma sta diventando un vero e proprio conflitto di interesse istituzionalizzato”.

È assurdo - dichiara Polichetti - che un medico, lo stesso medico, non abbia posto per settimane o mesi nella struttura pubblica dove lavora, ma sia immediatamente disponibile se contattato privatamente. Questo meccanismo genera una concorrenza sleale e mina alla base l’etica del sistema sanitario”.

Secondo Polichetti, la questione non è solo organizzativa, ma anche morale: “Non si può continuare a ignorare che esista un evidente cortocircuito tra le liste d’attesa del pubblico e l’offerta privata gestita dagli stessi professionisti. È un paradosso che danneggia in primo luogo i pazienti meno abbienti, costretti a scegliere tra la salute e il proprio portafoglio”.

Il riferimento è a numerose segnalazioni che giungono anche dal territorio salernitano, dove per ottenere esami strumentali attraverso il Cup pubblico si parla di attese fino al 2026, mentre nel privato convenzionato - o del tutto privato - le stesse prestazioni sono immediatamente accessibili, purché si paghi.

“Così la sanità pubblica perde credibilità e i cittadini perdono fiducia nelle istituzioni. Serve trasparenza e serve regolare questo doppio binario inaccettabile”, prosegue Polichetti. “Non è più sufficiente denunciare: bisogna intervenire con norme chiare per impedire che chi lavora nel pubblico possa trarre vantaggio da inefficienze che lui stesso contribuisce a creare”.

“Chi ha responsabilità politiche e gestionali - conclude - deve dire chiaramente se vuole difendere una sanità pubblica accessibile a tutti o se preferisce alimentare una deriva in cui curarsi diventa un privilegio e non più un diritto”.



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP