SALERNO. Droni nei cantieri: ora o mai più. Il futuro della sicurezza passa dall’alto. Questa la nota del segretario generale della Feneal Uil, Patrizia Spinelli:
“Siamo ufficialmente nell’era dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale. Tutto cambia, e cambia velocemente. E se vogliamo davvero affrontare le sfide della sicurezza, della legalità e dell’occupazione nel settore edile, dobbiamo cambiare anche noi. Non possiamo più permetterci controlli lenti, metodi superati e risposte che arrivano quando ormai è troppo tardi. I cantieri sono luoghi ad altissimo rischio: ogni giorno si lavora in quota, si maneggiano materiali pesanti, si usano macchinari complessi. Ogni ritardo nei controlli può costare caro. A volte, può costare la vita. È arrivato il momento di dotarci di strumenti all’altezza dei tempi. I droni, già ampiamente utilizzati in ambito industriale e ambientale, possono diventare una risorsa chiave anche per il monitoraggio dei cantieri: sorvoli rapidi, rilievi visivi ad alta definizione, mappatura dei rischi, raccolta di prove per incidenti o situazioni di irregolarità. Per questo proponiamo con forza l’attivazione di un progetto pilota regionale per l’impiego dei droni nel controllo dei cantieri. Un’iniziativa concreta, innovativa, che consenta di:
- velocizzare gli interventi ispettivi,
- prevenire incidenti prima che accadano,
- supportare tecnicamente gli enti preposti alla vigilanza,
- creare nuova occupazione specializzata nel settore della sicurezza e della tecnologia.
Ma non solo. In un contesto sempre più segnato dagli effetti del cambiamento climatico, con temperature estreme e ondate di calore sempre più frequenti, i droni possono diventare strumenti fondamentali anche per verificare il rispetto delle misure previste dal Decreto Regionale Campania per la tutela dei lavoratori esposti al caldo. Sorvolare i cantieri e monitorare l’effettiva sospensione o riorganizzazione delle attività nelle ore critiche, l’installazione di aree ombreggiate, la presenza di acqua e ripari adeguati, significa fare prevenzione vera, in tempo reale e con efficacia. Non basta parlare di sicurezza climatica: bisogna verificarla.
Oggi più che mai ci sono le condizioni per farlo:
- con il supporto delle istituzioni;
- con la collaborazione tra parti sociali, enti ispettivi, sanitari e territoriali;
- e soprattutto con la possibilità di accedere a fondi pubblici, grazie al PNRR, ai programmi europei per la transizione digitale, e ai finanziamenti per l’innovazione tecnologica. È tempo di mettere la tecnologia al servizio del lavoro.
È tempo di anticipare i problemi, non di inseguirli.
È tempo di costruire sicurezza... anche dall’alto.
Il lavoro si difende anche così:
- con intelligenza (anche artificiale),
- con strumenti digitali,
- con interventi rapidi,
- e con progetti seri da finanziare subito.
La domanda non è più se usare i droni.
La domanda è: cosa stiamo aspettando?”