AGROPOLI. “Fin dal nostro insediamento è stata determinata la nostra azione tesa a condannare ogni forma di violenza e tante sono state le iniziative di sensibilizzazione messe in atto. Come tutti, prima come Istituzioni poi come semplici cittadini facenti parte di una Comunità, siamo rimasti increduli, sconvolti, attoniti alla notizia di quanto avvenuto il 22 gennaio 2024 nell'appartamento al civico 16 di via Donizetti. Seppure in maniera riservata abbiamo fin dal primo momento espresso la nostra solidarietà e vicinanza per un evento così tragico ad entrambi i nuclei familiari coinvolti e che vedeva, suo malgrado, coinvolta anche una minore. E fin dalle prime ore successive all'evento tragico le nostre assistenti sociali hanno attuato tutto quanto necessario ed utile per cercare di non far mancare il giusto supporto psicologico e non solo”. Con queste parole il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi, interviene sui social dopo la pubblicazione nei giorni scorsi della lettera scritta dalla signora Maria Giovanna Russo, madre di Annalisa Rizzo, la 43enne agropolese uccisa a coltellate dal marito Vincenzo Carnicelli, che poi si tolse la vita, nel gennaio del 2024. 

“Nel rispettoso silenzio, doveroso in eventi particolari come questo, abbiamo offerto la nostra massima disponibilità. E restiamo in ogni caso e sempre aperti verso proposte che possano rimarcare l'avversione contro la violenza in tutte le sue forme e in particolare verso quelle che vedono coinvolte le coppie,  purtroppo in ascesa. Sarà nostro impegno in futuro ribadire in maniera ancora più decisa la nostra posizione in difesa della libertà di ogni individuo, affinché l'amore non sia mai una prigione ma un supplemento di libertà da vivere con il proprio partner” termina il post del sindaco.