CASTEL SAN GIORGIO. Arriva la svolta nell’indagine della Dda sulla bomba carta fatta esplodere lo scorso 10 marzo dinanzi all'ingresso del Comune di Castel San Giorgio. Nel registro degli indagati sono finite cinque persone, alle quali, nei giorni scorsi, sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, gli ordini del comandante Carlo Santarpia. I cinque indagati, residenti tra Mercato San Severino e Castel San Giorgio, rispondono di danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, avendo agito su di un immobile classificato come edificio pubblico, oltre che esposto alla pubblica fede e destinato a pubblico servizio. Uno dei cinque è anche indagato per possesso di arma comune da sparo. Ancora da chiarire, invece, il movente dell’agguato. La forte deflagrazione avvenne intorno alle due di notte. Alcuni residenti raccontarono di aver notato un uomo parcheggiare il motorino, avvicinarsi al portone e posizionare la bomba carta. Pochi secondi dopo avvenne l’esplosione. Molti cittadini si precipitarono in strada. L’ordigno esplose sotto la volta dell’ingresso del Municipio e proprio quello evitò conseguenze più gravi. I cinque indagati saranno interrogati nelle prossime ore.