CASCIA. “Questo inizio di ritiro sta andando molto bene, sono giorni che servono per conoscerci tra di noi, dato che siamo una squadra tutta nuova. È fondamentale la conoscenza sul piano umano, oltre che calcistico. Il singolo oggi può fare poco in una squadra che non è unita, siamo in partenza di una bella avventura e sta nascendo un bel gruppo. Con il direttore Faggiano ho un rapporto speciale, l’ho avuto a Parma e lo scorso anno a Catania. Ho grande stima nei suoi confronti, è una persona molto ambiziosa e merita altri palcoscenici”. Queste le prime parole del nuovo difensore granata Armando Anastasio, intervenuto oggi in conferenza stampa in quel di Cascia.

Sul ruolo e il girone di competenza: “Per quanto riguarda il ruolo non ho problemi, dove il mister avrà bisogno di me cercherò di dargli una mano. Nasco come un quinto ma negli ultimi anni sono stato adattato come braccetto, mi impegno per farlo al meglio. Sono felice che siamo stati inseriti nel girone C. Credo che questo sia il girone più bello che c’è per un calciatore, non esistono partite facili e c’è grande calore in tutte le piazze. Tutto questo fa sì che la fiamma sia sempre accesa e per un calciatore come me è bello andare a giocare queste guerre sportive”.

Anastasio ha poi proseguito: “Non ho obiettivi personali ma vorrei vincere il campionato. Inutile nasconderci, siamo la Salernitana e dobbiamo fare un campionato di vertice, sicuramente non sarà semplice. Dobbiamo sfruttare questo momento di ritiro per conoscerci al meglio e capire le richieste del mister, che sta cercando di inculcarci i suoi concetti nel più breve tempo possibile. Dobbiamo credere in ciò che chiede e farlo nostro, è l’unica strada per arrivare al meglio alla prima di campionato”.

Il difensore ha quindi concluso: “Nella vita ognuno ha quel che si merita, se oggi sono in questa categoria è perché mi appartiene. Magari ho avuto dei momenti in cui potevo consacrarmi in categorie superiori ma non mi pesa, continuo ad avere fame. Sono qui per cercare di vincere, ho un sogno nella testa che devo mantenere sempre vivo. Bisogna puntare sempre in alto, poi vedremo a fine carriera dove sarò arrivato. Oggi sono contento di dove sono e voglio arrivare in alto. Mio cugino Gennaro Tutino? Ci siamo sentiti, mi ha fatto l’in bocca al lupo alla notizia del mio trasferimento alla Salernitana e mi ha raccontato la passione di questa piazza, dove lui ha vinto un campionato storico. Conosco bene il calore di questa tifoseria”.