SALERNO. Depositato, al Tar del Lazio, il ricorso del Centro di Coordinamento Salernitana Clubs che punta a sospendere il divieto di trasferta imposto dal Ministero dell'Interno, dal 1° agosto al 1° dicembre, per i tifosi granata, a seguito dei disordini scoppiati durante il ritorno del playout di serie B del 22 giugno scorso, all'Arechi, contro la Sampdoria, con la società già sanzionata con due giornate di squalifica del campo, che saranno scontate tra Coppa Italia del 17 agosto e sfida inaugurale del torneo di serie C con il Siracusa, prevista per il 24 agosto.

Nel frattempo, contando anche sull'appoggio dell'associazione Fans 1919, il CCSC, nella persona del presidente Riccardo Santoro, ed affidandosi ai legali Massimo Falci, Carlo Balbiani ed Oreste Agosto, prova, nelle 15 pagine del ricorso a produrre la sospensione del provvedimento, notificato al club e definito "ingiusto, arbitrario e sproporzionato" visto che gli autori dei disordini, cinque, sono stati già individuati e raggiunti da misura cautelare e "gli oltre 20mila spettatori dello stadio Arechi non possono essere penalizzati per colpa di pochi soggetti che hanno causato i fatti contestati". Chiesta l'abbreviazione dei termini, per arrivare a fissare l'udienza prima della conclusione del mese di agosto, quando ci sarà la prima trasferta del campionato, calendarizzata al momento per il 31 agosto, a Cosenza.