VALLO DELLA LUCANIA. Giovedì 24 luglio 2025 si è svolto in Piazza della Cattedrale a Vallo della Lucania un partecipato Incontro con l' Autore Aniello Amato, linguista e ricercatore, che ha presentato il suo saggio "Storia della fiera di Cannalonga", edito dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento.
L'evento rientra nel ricco programma estivo di Vallo della Lucania ed è stato patrocinato dal Comune di Vallo della Lucania, dalla Comunità Montana "Gelbison e Cervati", dal Centro Studi "Pietro Ebner", dall'Istituto Musicale "R. Goitre" e dall' Ente "Fiera della Frecagnola".
Dopo i saluti dell' Assessore all' Istruzione del Comune di Vallo della Lucania, iolanda Molinaro, e del Consigliere con delega agli Eventi, Turismo e Spettacolo del Comune di Vallo della Lucania, Virginia Casaburi, è intervenuto l' avv. Giuseppe di Vietri, direttore del "Centro Studi "P. Ebner". Con l' autore Aniello Amato ha dialogato la dott.ssa Antonella Casaburi, scrittrice e collaboratrice con Unico e l' Eco di Milano. La prof.ssa Lidia Ametrano ha dato lettura del monologo "Inno alla Frecagnòla". La serata è stata presentata da Angelo Cortazzo, presidente di "Kairòs".
La fiera di Cannalonga è un evento millenario sorto nel basso Medioevo in onore di Santa Lucia. La prima attestazione risale al 1452, quando la fiera era già in pieno svolgimento. Fino alla fine del Seicento si svolgeva il 13 dicembre di ogni anno in un'area esterna all'antico casale, probabilmente nei dintorni di un'antica cappella rurale dedicata a Santa Lucia. Vi si commerciavano animali minuti come maiali, pecore e capre, oltre ad alcuni prodotti artigianali come scarpe e indumenti di lana. Dopo che il baronato fu ereditato dai Mogrovejo nel 1680, durante il XVIII secolo la fiera fu spostata alla terza domenica di settembre e aveva inizio circa otto giorni dopo la Fiera della Croce di Stio. In questa fase si registra un vasto commercio di tessuti di lino e di "generi comuni", ovvero oggetti del mondo agro-pastorale. Alla fine dell' Ottocento fu anticipata alla seconda domenica di settembre e si diffuse l'odierna denominazione di "fiera della frecagnòla".