NAPOLI. Hanno dato voce a una generazione. L’hanno fatto con metodo, passione, concretezza. E oggi la loro idea diventa sempre più realtà: la proposta di legge “Iniziative a sostegno della diffusione della musica classica, lirica e del teatro tra i giovani della Campania”, elaborata a gennaio del 2024 nell’ambito del progetto Lex Start da oltre 100 studenti tra i 18 e i 30 anni, è stata approvata dalla Commissione Cultura del Consiglio Regionale. Un passaggio fondamentale, in attesa del prossimo e decisivo vaglio in Commissione Bilancio: decisivo il voto in aula. La Campania vicina a un traguardo storico: accade per la prima volta in Italia.
È una tappa che emoziona, perché rappresenta la prima legge regionale scritta dai giovani per i giovani. E perché racconta qualcosa che va oltre i numeri e gli articoli normativi: racconta una partecipazione vera, coltivata in un percorso lungo oltre un anno e mezzo, che ha portato ragazze e ragazzi di tutta la Campania a confrontarsi con i temi del presente, cultura, turismo, formazione, mobilità, e a scegliere con coraggio di scommettere sulla bellezza.
"È già una vittoria. Questi giovani si sono presi cura della bellezza come bene collettivo. Hanno osservato la realtà, letto i dati, fatto sintesi, lavorato come una vera squadra. Oggi la Commissione Cultura approva una proposta che porta il loro nome, la loro visione, la loro idea di futuro e di come costruire il loro presente. Li ringrazio per l’entusiasmo, ma soprattutto per il senso civico che hanno dimostrato. Allo stesso modo ringrazio in modo trasversale tutti i colleghi del Consiglio che hanno sostenuto Lex Start e che sosterranno la legge in fieri, in particolare la VI Commissione permanente della Campania presieduta da Bruna Fiola", dichiara Andrea Volpe, consigliere della Regione Campania del gruppo consiliare Partito Socialista Italiano - Campania Libera - Noi di Centro - Noi Campani, promotore del progetto.
UN PERCORSO CONDIVISO, UNA PROPOSTA CONCRETA La legge intende promuovere progetti, iniziative, percorsi di formazione e fruizione culturale rivolti ai giovani dai 18 ai 34 anni, una fascia che rappresenta quasi un quarto della popolazione campana, in collaborazione con scuole, università, enti locali, fondazioni, imprese e associazioni del territorio.
Sette gli articoli che compongono il testo: dalle finalità generali ai criteri di valutazione, dalle modalità di sostegno agli strumenti di monitoraggio, fino a una norma finanziaria chiara e dettagliata, redatta con attenzione ai vincoli di bilancio e alle opportunità offerte dai fondi europei.
Un’idea forte è quella della card multiservizi, pensata per incentivare la partecipazione a spettacoli e corsi di musica e teatro, offrendo agevolazioni su biglietti, formazione e trasporti regionali. Un modo per rimuovere le barriere logistiche ed economiche che troppo spesso tengono lontani i giovani dall’offerta culturale.
CULTURA COME DIRITTO E MOTORE DI SVILUPPO Oltre a coinvolgere le istituzioni formative, la legge guarda anche alle micro, piccole e medie imprese, al comparto turistico e del terziario, con la previsione di benefici economici indiretti derivanti da un maggiore flusso di pubblico nei luoghi della cultura. Perché la cultura, in questo disegno, non è solo un diritto, ma anche una leva di crescita e coesione sociale.
"Hanno scelto l’arte, potevano scegliere qualsiasi tema, sanità, trasporti, ambiente, e invece hanno deciso di mettere al centro la musica e il teatro. E lo hanno fatto non in modo astratto, ma costruendo una legge che tiene insieme passione e sostenibilità. Una legge che guarda ai giovani, ma parla a tutti", conclude Volpe.
UNO STRUMENTO, UNA VISIONE Nel frattempo il cammino Lex Start continua. Dopo che il secondo gruppo di giovani legislatori, a maggio scorso, ha lanciato ben sei proposte che spaziano tra ambiente, volontariato, supporto psicologico, informazione e formazione, prosegue il lavoro del terzo gruppo, che, seguendo lo stesso percorso, arricchirà il patrimonio normativo e culturale della Regione.
Lex Start non è solo una legge. È un metodo, un simbolo, un’apertura di credito al futuro. Un invito a restare, partecipare, immaginare. E un messaggio chiaro alle istituzioni: quando i giovani sono messi nelle condizioni di esprimersi, il risultato è politica vera.