Economia
INCONTRO L'11 AGOSTO
INCONTRO L'11 AGOSTO
Corleto Monforte, nasce filiera dello stato brado: dal problema cinghiali a opportunità per le Aree interne
Comunicato Stampa
07 agosto 2025 09:58
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CORLETO MONFORTE. Nel cuore del massiccio degli Alburni, all’interno dell’Area Interna e Protetta del Cilento, prende vita un partenariato innovativo dedicato alla creazione di una filiera per l’allevamento allo stato brado, semibrado e di selvaggina. L’iniziativa sarà candidata alla misura SRG07 - Tipologia di Azione a) "Cooperazione per i sistemi del cibo, filiere e mercati locali" del Complemento di Sviluppo Rurale 2023–2027. La proposta, promossa dall’Associazione Terra Cilento, dall’associazione Acarbio e dall’Ente per lo Sviluppo Sostenibile I Piccoli Campi Srl, è stata fortemente sostenuta dal sindaco di Corleto Monforte, Filippo Ferraro, che ha coinvolto fin da subito numerose aziende zootecniche locali.

“Questo progetto rappresenta un passo concreto per il futuro del nostro territorio – dichiara il sindaco Ferraro – Vogliamo trasformare una criticità, come i danni causati dalla fauna selvatica, in una vera risorsa economica e ambientale. È un’occasione per creare lavoro, tutelare le nostre tradizioni e dare nuova vita alle nostre strutture, come il mattatoio e il caseificio comunale. Corleto Monforte ha bisogno di iniziative che mettano insieme innovazione e radici, e questa va esattamente in quella direzione”.

L’obiettivo del progetto è trasformare i danni provocati dalla fauna selvatica – in particolare dai cinghiali – in una risorsa sostenibile, sviluppando soluzioni innovative per il settore agro-zootecnico. Il Comune di Corleto Monforte, capofila del partenariato, lavorerà in sinergia con esperti del settore, con l’ASL e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, per realizzare una strategia di sviluppo che contrasti l’abbandono del borgo, sostenga le aziende esistenti e valorizzi le risorse locali.

Il progetto mira a promuovere il benessere animale, la gestione sostenibile dei pascoli, la conservazione della biodiversità e il rilancio di prodotti tipici a base di carne e latte, con l’obiettivo di inserirli nei circuiti commerciali e turistici. La visione è quella di una progettualità integrata, capace di creare collegamenti con altre realtà locali e nazionali, e di trasformare un’area interna ad alto rischio di spopolamento in un modello di rigenerazione rurale. Il tema sarà approfondito nell’ambito della Festa della Montagna, in programma l’11 agosto 2025, a partire dalle ore 12, presso il rifugio montano in località Corcomona. 



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