Sport
Gelbison, giornata rossoblu col Cosenza; Agropoli, preoccupa infortunio Mallardo
Marco Rizzo
19 marzo 2013 18:25
Eye
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GELBISON, 47 PUNTI IN CLASSIFICA: E’ RECORD PER I CILENTANI IN SERIE D
Non poteva scegliere uno scenario migliore del “San Filippo” di Messina la Gelbison per scrivere un pezzo della sua storia. Con il punto che ha fermato la capolista, già di per sé un impresa, considerando che i peloritani nel proprio stadio avevano soltanto una volta pareggiato, vincendo gli altri dodici confronti, i rossoblu di Vallo della Lucania hanno tagliato quota 47 punti, un record per i cilentani in serie D, giunto alla quarta apparizione nella massima categoria dilettantistica. Adesso c’è da completare l’altra parte, il raggiungimento dei play-off, l’opportunità di giocarsi magari davanti ai propri tifosi al “Morra”, confermando il terzo posto, una partita speciale post regular-season, contro una delle dirette concorrenti per gli spareggi-promozione. La ciliegina su una torta che comunque sarà tagliata, per festeggiare un’annata straordinaria che sta regalando di giornata in giornata nuovi particolari chicche alla Gelbison.


GELBISON, ED ORA IL COSENZA AL “MORRA”: SARA’ GIORNATA ROSSOBLU
I numeri positivi non si fermano mai davanti al bilancio sulla Gelbison che fa parlare di sé anche oltre il nostro territorio. Dati da aggiornare per porre in rilievo quanto di buono stia facendo sul campo la squadra di Alessandro Erra, specchio dell’attività della società del presidente Tony Piccininno e della dirigenza che, con un budget limitato e con spese di gestione ponderate, ha permesso tutto ciò. Uscita tra gli applausi del “San Filippo” e addirittura con il rimpianto di aver soltanto sfiorato un possibile blitz, la Gelbison che non prende gol da quattro partite, che non perde da cinque gare è pronta a godersi l’ennesima settimana da copertina, che si concluderà domenica pomeriggio, quando al “Morra” arriverà il Cosenza secondo in classifica, con nove punti in più ma con due sconfitte di fila che pesano sul groppone e soprattutto sulla rincorsa al vertice. Sarà giornata rossoblu, con abbonamenti e biglietti omaggio messi per una volta da parte e per un accoglienza da tutto esaurito nello stadio vallese che è tanto attesa, per un omaggio da tributare a chi sta riuscendo a toccare vette nemmeno mai lontanamente sfiorate con il pensiero dai cilentani.


AGROPOLI, S’ACCORCIA NUOVAMENTE LA DISTANZA DALLA ZONA PLAY-OUT
L’Agropoli dovrà soffrire fino alla fine per raggiungere la permanenza diretta. E’ forse questo il messaggio lanciato dal pareggio interno contro il Ribera, quando, a detta dello stesso Franco Dellisanti, i delfini hanno sprecato un jolly importante, non riuscendo ad imprimere la necessaria intensità per approfittare fino in fondo del vantaggio maturato dopo soli otto minuti. Lo spartiacque della stagione è stato nei piedi dei biancazzurri che invece hanno subìto il ritorno dei siciliani, nella ripresa, bravi a pareggiare e poi vicini addirittura al sorpasso. A decretare la sentenza di dover fino al termine del torneo combattere per evitare un posto nei play-out è anche la corsa delle altre contendenti. Tutte a punti nell’ultima giornata, con il 3-0 del Paternò a Caltanissetta sulla Nissa che ha provocato l’ennesimo accorciamento delle distanze, con l’Agropoli ora a due punti dalla zona spareggi-retrocessione. In quei posti ci sono realtà in forma come la Pro Cavese e la Vibonese, altre dal passo stentato come il Paternò e squadre dal buon calibro ma discontinue come Ragusa e Licata. All’Agropoli il compito di restare da qui a maggio nella parte sinistra della graduatoria con il calendario che però offre domenica prossima un ostacolo non facile da superare. Per i delfini che fuori casa non viaggiano a mille è all’orizzonte la trasferta sul campo del Città di Messina di Pasquale Rando che di contro al “Giovanni Celeste” è quasi imbattibile ed impegnato, dall’alto del suo quarto posto, nella conquista dei play-off.

AGROPOLI, PREOCCUPAZIONE PER L’INFORTUNO A GIUSEPPE MALLARDO
A preoccupare più di tutti gli altri aspetti i biancazzurri sono le condizioni di Giuseppe Mallardo, uscito anzitempo domenica pomeriggio contro il Ribera. Si teme per la tenuta del suo ginocchio, e per uno stop dal campo che potrebbe durare per settimane. In giornata, l’esito della risonanza magnetica alla quale si è sottoposto il bomber dell’Agropoli, fornirà maggiori indicazioni su diagnosi e tempi di recupero. Il dato certo è che i delfini rischiano di perdere l’elemento fondamentale per la caccia alla salvezza diretta, soprattutto considerando l’attuale brillante fase vissuta da Mallardo. Dopo un inizio stentato e qualche critica, per i soli tre gol realizzati nel girone d’andata, il 2013 aveva riconsegnato all’Agropoli il “vero” Mallardo, quello capace di fare la differenza sotto rete, con le sette marcature messe a segno nell’arco di cinquanta giorni, con le doppiette rifilate a Nissa, Acireale e Savoia e il timbro contro il Ragusa. Con l’uscita di scena di Mallardo verrebbe dato maggiore spazio a Vincenzo Margiotta, l’agropolese doc che ha trovato poche opportunità per mettersi in luce dopo la sua importante presenza l’anno scorso per centrare la vittoria del torneo d’Eccellenza. Utilizzato con il contagocce, Margiotta ha realizzato una rete, alla seconda giornata, contro il Licata.



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