Cronaca
DALLA QUESTURA
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Benevento, detenzione illegale di arma clandestina e spaccio: due arresti
Comunicato Stampa
23 agosto 2025 10:43
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BENEVENTO. Nella decorsa notte personale della Polizia di Stato della Questura di Benevento ha tratto in arresto un trentaquattrenne ed una trentunenne del posto, già gravati da pregiudizi di polizia, per detenzione illegale di un’arma clandestina del tipo “fucile a canne mozze”, nonché di oltre duecento munizioni per il medesimo fucile. Inoltre, il solo trentaquattrenne è stato, altresì, tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti per aver ceduto una dose di cocaina ad un assuntore, dopo aver ricevuto denaro in cambio, mentre la donna è stata segnalata all’A.G. anche per l’inosservanza del divieto di dimora in questo capoluogo. Gli arresti scaturiscono da servizi mirati alla prevenzione e al contrasto di attività di spaccio di sostanze stupefacenti effettuati dalla Polizia di Stato nel territorio di Benevento e provincia. In particolare, a seguito di attività info-investigativa e ripetuti servizi di osservazione, pedinamento e controllo, gli uomini della Squadra Mobile avevano intuito che in un casolare di campagna ubicato nella periferia sud della città era in atto una fiorente attività di spaccio. Pertanto, dopo aver organizzato un servizio di osservazione nelle immediate vicinanze dell’obiettivo, avendo assistito ad una cessione di sostanza verosimilmente stupefacente previa riscossione di banconote, decidevano di intervenire bloccando l’autovettura con il soggetto che aveva ricevuto l’involucro e sottoponendolo a perquisizione per verificare che effettivamente si trattasse di sostanza stupefacente. Effettivamente, nel corso della citata attività veniva rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente del tipo cocaina. All’esito delle predette operazioni veniva poi effettuata una perquisizione nel summenzionato casolare, nel corso della quale venivano rinvenuti e sequestrati un fucile a canne mozze cal. 12 sprovvisto di matricola, oltre 200 munizioni di alto calibro, un fucile ad aria compressa con le relative munizioni e denaro in contanti. Alla luce delle evidenze emerse entrambi venivano dichiarati in arresto in flagranza di reato per le ipotesi in epigrafe descritte e condotti in Questura per gli adempimenti di rito. Successivamente, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, gli stessi venivano accompagnati presso la locale casa circondariale. La misura oggi eseguita è una misura precautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva. 



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