MONTECORICE. "La Madonna è la più raffinata musica di Dio": non è una definizione teologica, ma un’immagine poetica e mistica che ben esprime la tradizione cristiana, in cui Maria è descritta come fiore, specchio, stella, armonia. La musica – l’arte che più di tutte tocca l’anima senza bisogno di parole – diventa così il simbolo perfetto della purezza e della grazia della Vergine. Da questa suggestione è nato l’appuntamento musicale dedicato alla Madonna dei Tre Golfi, Regina della Pace, in cui la preghiera si è intrecciata con le note, andato in scena ieri sera presso la cappella di San Donato, a Giungatelle di Montecorice. In questo spirito, dalla collina che abbraccia il Cilento, la musica si è levata come voce dell’anima, strumento e linguaggio di comunione, per chiedere pace attraverso l’intercessione di Maria. Il concerto “Ance & Mantici” Protagonista della serata il trio “Ance & Mantici”, formato da Raffaele Bertolini (clarinetto basso), Nicola Bertolini (clarinetto) e Carmine Mandia (fisarmonica). Una formazione dal suono unico, a metà strada tra classico, contemporaneo e popolare, che ha offerto un programma ricco e variegato: colonne sonore, tanghi e brani klezmer. Dal lirismo struggente di Piazzolla (Oblivion, Libertango) e Gardel (Por una cabeza), all’omaggio a Morricone con i temi immortali di Nuovo Cinema Paradiso, The Mission e C’era una volta il West. Poi Nino Rota con Parla più piano dal Padrino, i colori jazzistici di Gershwin e la vitalità del klezmer di Béla Kovács. Un viaggio musicale capace di intrecciare tradizioni e culture, evocando un messaggio universale di dialogo e speranza. I protagonisti Il giovanissimo Nicola Bertolini (classe 2007) si è già imposto in numerosi concorsi internazionali e vanta esibizioni in prestigiose sale e festival in Europa, Asia e America Latina. Il maestro Raffaele Bertolini, clarinetto basso, ha calcato palcoscenici internazionali e collaborato con orchestre di fama mondiale, dal Mozarteum di Salisburgo all’Orchestra Sinfonica del Messico. Attualmente è docente e collabora con l’Orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” e “I Pomeriggi Musicali” di Milano. Infine, Carmine Mandia, fisarmonicista agropolese, formatosi al Conservatorio “Martucci” di Salerno, porta avanti una carriera brillante tra concerti, collaborazioni teatrali e rassegne di rilievo. Il concerto si è chiuso con un lungo applauso e con l’invocazione alla Regina della Pace, perché la musica, come la preghiera, non elimina i conflitti, ma apre spazi di incontro e ricorda la comune umanità. Da Montecorice, le note sono diventate supplica e promessa: un canto per la pace che attraversa mari e confini.