CAPACCIO PAESTUM. “Meglio una persona in azienda che in fila ai sussidi; il futuro del Mezzogiorno non deve essere atteso, ma costruito giorno dopo giorno con visione, responsabilità e coraggio”: queste le forti parole del Cavaliere Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo SMET, che ha preso parte alla sessione “Il Sud riparte, l’Italia cresce” nell'ambito della convention Spazio Sud, in corso al Savoy Hotel di Capaccio Paestum.
L’iniziativa ha visto la presenza di figure istituzionali e politiche di primo piano, tra cui il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elvira Calderone, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud Luigi Sbarra, il Presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli, oltre a dirigenti di associazioni e strutture nazionali come il vicepresidente e direttore generale di ALIS Marcello Di Caterina e il coordinatore della Struttura di missione ZES Giosy Romano. La cornice dell’evento, moderato dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, ha offerto un dibattito ricco di spunti e riflessioni sul ruolo del Mezzogiorno nello sviluppo economico e sociale dell’Italia.
Nel suo intervento, De Rosa ha lanciato un messaggio forte e chiaro: il Sud non può più essere interpretato come una terra fragile da proteggere con misure assistenziali o come un territorio da trainare passivamente. Al contrario, deve assumere il ruolo di locomotiva dell’economia nazionale, sfruttando le proprie energie, il talento delle nuove generazioni e le radici solide che affondano in una storia millenaria. Solo così potrà realmente esprimere tutto il suo potenziale e diventare un punto di riferimento per l’intero Paese.
Secondo De Rosa, trasformare queste risorse in opportunità richiede un cambio di passo netto e immediato. Non bastano interventi a carattere emergenziale o soluzioni temporanee. Serve una strategia chiara, fatta di investimenti duraturi e di misure strutturali, in grado di creare le condizioni perché le imprese possano crescere e trattenere in loco la forza lavoro. È necessario puntare a una riduzione significativa del costo del lavoro, così da rendere il Mezzogiorno competitivo a livello europeo, e introdurre una defiscalizzazione stabile, che non sia soggetta a continui cambiamenti normativi. Solo in questo modo gli imprenditori potranno avere il coraggio di investire e creare nuova occupazione.
“Ho avuto l’onore di intervenire a Spazio Sud, a Capaccio Paestum – ha detto il Cavaliere De Rosa - un’occasione importante per riflettere su come, negli ultimi anni, i governi abbiano introdotto diverse misure di decontribuzione per favorire l’occupazione nel Mezzogiorno. Dall’Incentivo Occupazione Mezzogiorno/Sviluppo Sud (2018–2020), alla Decontribuzione Sud strutturale introdotta nel 2020, fino alla recente Decontribuzione Sud PMI del 2025, la sequenza di interventi ha sempre scontato due limiti: l’eccessiva frammentazione e temporaneità, che non ha mai dato certezze agli imprenditori, i vincoli imposti dall’Unione Europea sugli aiuti di Stato, che hanno costretto le misure a restare deboli e condizionate”. Il messaggio è chiaro: “Nel Mezzogiorno è sempre meglio una persona occupata in azienda, anche poche ore e in formazione, che una persona tenuta a carico dei sussidi. Solo così il Sud può smettere di essere percepito come un territorio fragile da proteggere e diventare davvero la nuova California del Mediterraneo”.
Il CEO di Smet ha inoltre sottolineato come le aziende abbiano il dovere di farsi carico non soltanto della crescita economica, ma anche della formazione e della dignità dei propri lavoratori. Le persone non devono essere viste come un costo sociale da sostenere con sussidi, ma come una risorsa preziosa da valorizzare e includere nel ciclo produttivo. Il Sud, ha ribadito con fermezza, non ha bisogno di cittadini assistiti, ma di uomini e donne preparati, retribuiti e orgogliosi di partecipare allo sviluppo della propria terra.
L’intervento si è concluso con una visione chiara e ambiziosa: il Sud deve diventare la California del Mediterraneo, un territorio fertile, competitivo e attrattivo, capace di generare ricchezza, innovazione e progresso. Un Sud protagonista e non spettatore, in grado di guidare l’Italia verso nuove traiettorie di crescita. “Il cambiamento non si attende – ha affermato De Rosa – ma si guida”.