BATTIPAGLIA. "Pronti allo sciopero generale dell'intera Piana del Sele se non verranno le risposte che ci aspettiamo dall'incontro al Ministero del 1 ottobre". Con queste parole la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha chiuso il Consiglio Comunale monotematico convocato davanti ai cancelli dello stabilimento Cooper Standard. I circa 400 lavoratori sono in stato di sciopero da oltre 15 giorni, significa 400 famiglie senza stipendio, per avere certezze sul proprio futuro lavorativo. Presenti al Consiglio Comunale i sindaci di Eboli Mario Conte, Olevano Sul Tusciano Michele Ciliberti, Campagna Biagio Luongo e Montecorvino Rovella Martino D'Onofrio. Presenti anche i consiglieri regionali Franco Picarone e Andrea Volpe. Presente il deputato di Sinistra Italiana Francesco Mari. Le rappresentanze sindacali provinciali intervenute nell'assise hanno ribadito all'unisono l'esigenza di portare al tavolo della trattativa al Ministero dell'Industria dinanzi al Ministro Adolfo Urso, il gruppo Stellantis. La vertenza Cooper Standard, che ricordiamo produce guarnizioni per l'Automotive per conto di Stellantis, deve diventare di livello nazionale coinvolgendo il Governo, i sindacati nazionali, la Regione Campania e i gruppi parlamentari. La delibera approvata dal Consiglio Comunale sarà trasmessa a tutti gli Enti, Prefetto di Salerno compreso coinvolgendo tutti i livelli istituzionali per garantire i circa 400 lavoratori dell'indotto Stellantis dello stabilimento di Battipaglia. Per la sindaca di Battipaglia così per gli altri primi cittadini della Piana presenti si tratta di una battaglia del Mezzogiorno, del Sud che deve coinvolgere tutti. Una battaglia che non si deve perdere. “La vertenza delle vertenze” come è stato evocato dai sindacati che negli anni hanno vissuto già queste situazioni con un continuo ed inesorabile impoverimento del tessuto lavorativo dell'intera Piana del Sele e della zona industriale di Battipaglia, una delle più grandi e importanti del Sud Italia. "...Qualche mese fa tra le OO.SS. ed il gruppo COOPER STANDARD era stato raggiunto un accordo teso da un lato a garantire una graduale riduzione degli addetti tramite esodi incentivati e la sospensione degli ammortizzatori sociali – si ,legge nella delibera approvata dal Consiglio Comunale -, in un clima di collaborazione e di reciproca fiducia teso a rafforzare in prospettiva il sito battipagliese anche in vista di nuovi piani industriali di Stellantis che avrebbero dovuto, addirittura, accrescere la attività produttiva della fabbrica della nostra città determinando anche un ritorno occupazionale. Ancora una volta i lavoratori avevano dato uno straordinario segnale di responsabilità e di capacità di guardare in prospettiva. Successivamente è emersa la notizia che presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano D’Arco è stata allestita la produzione della “Alfa Romeo Tonale” con guarnizioni prodotte in altro sito del gruppo COOPER STANDARD ubicato in Polonia. Una operazione aziendale che, inevitabilmente ha vanificato quel clima di fiducia e di collaborazione di cui i lavoratori del sito battipagliese avevano saputo costruire. Il timore denunciato dalle OO.SS. è che si apra una linea di produzione parallela che potrebbe coinvolgere tutte le commesse attualmente gestite dal sito industriale di Battipaglia svuotando di fatto la fabbrica locale con ricadute sociali spaventose. Paradossalmente l’elemento della qualità della produzione, ancora una volta, come già è accaduto, anche recentemente, per altre realtà industriali del nostro territorio, passa in secondo piano rispetto alle strategie aziendali, tese esclusivamente al risparmio sui costi, che si concretizzano nelle scelte di delocalizzare la produzione in altre realtà europee o addirittura extraeuropee". La piena solidarietà espressa dal Consiglio Comunale ai lavoratori e la scelta di accompagnare in tutte le sedi questa battaglia di dignità del lavoro e del Sud culminerà con la decisione di accompagnare a Roma, al Ministero, la delegazione che affronterà il tema nel tavolo tecnico già convocato per il 1 ottobre. Al ritorno dalla Capitale ci si riunirà direttamente davanti ai cancelli dello stabilimento Copper Standard, così come proposto dalla sindaca Cecilia Francese, per determinarsi sulle future azioni che potrebbero portare allo sciopero generale dell'intera Piana del Sele come d'accordo con tutti i sindaci del comprensorio.