EBOLI. A trent'anni dalla scomparsa, Eboli rinnova il suo legame indissolubile con José Guimarães Dirceu, il campione brasiliano che con classe e umanità aveva conquistato il cuore di un'intera città. Appena un mese fa, il 15 settembre, l'Auditorium San Bartolomeo ha ospitato l'evento commemorativo "Dirceu per sempre", una serata intensa di emozioni e testimonianze con ospiti d'eccezione e i ricordi di chi ha conosciuto da vicino il fuoriclasse protagonista di tre edizioni dei Mondiali (1974, 1978, 1982) e delle maglie di Napoli, Verona, Avellino e Ascoli.

“Fu amore a prima vista tra Dirceu e la nostra città”, aveva dichiarato Luigi Cavaliere, allora presidente dell'Ebolitana che lo portò in biancazzurro nel 1989. “Non venne qui da ex campione in cerca di un'ultima vetrina, ma da uomo alla ricerca di autenticità. E la trovò”. A poco più di un mese da quella serata, la famiglia Cavaliere ha voluto rendere un ulteriore omaggio al campione e alla città con la nuova insegna all'ingresso dello Stadio Comunale a lui intitolato.

“L'unica modifica rispetto a quella precedente è stata l'aggiunta del volto del nostro campione, per far conoscere sempre più José e onorarlo nel modo più bello, per tutto ciò che ha rappresentato per la nostra città”, dichiara Giovanni Cavaliere, il più giovane della famiglia che ospitò e promosse l'arrivo di Dirceu all'Ebolitana. L'insegna vuole rappresentare il benvenuto per tifosi e sportivi all'ingresso dello stadio. Per la sua apposizione si ringraziano i volontari che per amore dell'iniziativa si sono resi disponibili: dall'impresa Fido ai ragazzi della curva. Un gesto concreto di riconoscenza e attaccamento che mantiene vivo il ricordo di "A Formiguinha", la formichina che con semplicità e talento aveva fatto di Eboli la sua casa.