NAPOLI. Confagricoltura Campania è pronta a costituire una DMO “Agriturismo Campania”, ovvero un modello di Destination Management Organization che promuove e valorizza il turismo rurale e la multifunzionalità dell'impresa agricola. Obiettivo della federazione non è soltanto quello di dare attuazione al Piano Strategico Regionale per lo Sviluppo del Turismo, ma integrare tutti gli strumenti normativi e amministrativi regionali per costruire un proprio corridoio turistico teso a valorizzare l’enorme potenziale che ruota intorno all’agricoltura e al patrimonio immateriale custodito dalle comunità rurali. Le DMO, infatti, rappresentano strumenti di governance partecipata pubblico-privato, finalizzati a valorizzare il potenziale turistico dei territori, e Confagricoltura Campania è pronta a presentare il suo modello integrato di gestione e promozione di un’offerta agrituristica. Con i suoi 940 agriturismi attivi e oltre 7.300 posti letto distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio regionale, la Campania si colloca al vertice nazionale per la completezza dei servizi offerti: il 35,7% delle strutture propone almeno tre attività integrative e il 12,3% offre pensione completa, un primato assoluto in Italia. La destinazione “Agriturismo Campania” nasce con l’obiettivo di valorizzare l’identità rurale e agricola della regione; promuovere l’agriturismo come modello di accoglienza autentica e sostenibile; aggregare e coordinare l’offerta agrituristica oggi frammentata; sviluppare un brand unificato per il turismo rurale campano; sostenere processi di crescita economica e sociale nelle aree interne, con attenzione a giovani e donne; attivare strumenti digitali e organizzativi per la promozione e la commercializzazione dell’offerta agrituristica. La proposta mira a coinvolgere l’intero territorio regionale per costruire una rete integrata di strutture e servizi turistici coerenti col turismo rurale, rafforzando la visibilità e l’attrattività della Campania sui mercati nazionali ed esteri. Confagricoltura Campania intende condividere la proposta con gli attori istituzionali, economici e sociali del territorio invitandoli a partecipare alla redazione dell’Atto Regolativo e del Patto di Destinazione della DMO. La partecipazione attiva di ciascun soggetto sarà decisiva per dare concretezza al progetto.